Jacopo Casoni
da Milano
In casa Inter la soddisfazione per la prestazione col Chievo (Mancini: «È piacevole vedere giocare così i miei, con scambi di prima e triangolazioni in velocità») si specchia nella spiacevole sensazione per le sviste arbitrali di Dattilo a Torino che hanno permesso alla Juve di mantenere invariato il vantaggio. Giocatori, tecnico e dirigenza usano il sarcasmo in dose da cavallo. Mancini, dopo aver sottolineato lottima prova dei suoi, passa al Delle Alpi e a decisioni che hanno penalizzato la Beneamata: «A San Siro c'è stato un errore del guardalinee sul gol annullato a Cambiasso, ma l'arbitro qui è stato bravo. A Torino? Tutto normale. Per me il gol di Del Piero era regolare, l'espulsione di Muntari giusta e il rigore per l'Udinese non c'era», afferma per poi aprirsi in un sorriso significativo: «Non capisco proprio perché Cosmi a Torino si sia arrabbiato: è stato tutto regolare».
In squadra, il più seccato è Adriano: «Dura commentare queste cose. C'è un po' di rabbia, anche se può capitare. Non dovrebbe succedere, ma può anche andare così». Il più caustico invece è Veron. «Adriano arrabbiato? - dice facendo spallucce - È in Italia da poco, noi che giochiamo in questo campionato da dieci anni ci siamo abituati. La situazione è la solita, non è cambiato molto». Zanetti insiste sulla linea dell'ironia e chiosa: «Complimenti alla Juve: è riuscita a vincere con un gol irregolare. A noi queste cose non capitano».
Da registrare infine uno striscione della curva nord («Accordi sottobanco con il Milan? Chi non ama la maglia può stare in tribuna... Moratti. Era ora, bravo»), probabilmente polemico nei confronti dell'ex idolo Materazzi e della sua ipotizzata volontà di cambiare sponda del Naviglio.
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