Mancini vince la guerra delle panchine

ROMA
5 DONI. Ha la colpa di dormire sul tiro di Cruz che stronca la Roma.
5 PANUCCI. Cesar è una gazzella, e lui non è più un ragazzino: soffre e tenta di attenuare i danni col mestiere. Dal 23’ st Cicinho 5,5. Timidino.
5 MEXES. Preso il primo gol, affonda con tutta la compagnia. Ha i nervi tesi e lo dimostra alla fine. Gli attaccanti dell’Inter lo ridimensionano.
5 JUAN. Lotta senza paura contro Ibra. A volte ci prende, qualche altra ci lascia le penne.
4 TONETTO. Si fa prendere in contropiede come un pollo nell’azione del rigore. E pollo rimane.
4,5 DE ROSSI. Il giovane moschettiere azzurro era il più atteso, è stato il più deludente. Ha giocato come un semplice gregario, senza qualità.
4,5 PIZARRO. Il solito vorrei ma non posso. E non oso. Accademico.
3 GIULY. Trottola senza anima. Quando vede il pericolo perde lucidità e si fa espellere come un fesso: regala rigore ed espulsione all’Inter.
5 PERROTTA. Riscatta gli errori con un gol che illude il popolo giallorosso ma che non serve a niente. Comunque indomito.
4,5 MANCINI. Sullo 0-0 si mangia l’occasione che può dare un volto diverso alla partita. Pizzica, ma non fa male.
5 TOTTI. Sbatte contro tanti muri. Ci prova con i tiri da lontano. Quando serve un leader non c’è mai. Ibra è altra pasta.
ALL. SPALLETTI 5. Tutto qui? Perso lo spartito, persa la partita.
INTER
7 JULIO CESAR. Pronti via e salva l’incontro. Gattone dalle sette vite: ormai ha pochi concorrenti al mondo.
7 ZANETTI. Straordinario una volta di più. Fila e imperversa sulla fascia, difende e tiene botta per tutti.
6,5 CORDOBA. Essenziale e tenace. Si aggrappa a tutti e risucchia il pallone. Dorme sul pari, si esalta con il gol.
8 SAMUEL. Il muro sta diventando di cemento. Totti lo sognerà come un incubo. Il derby personale lo ha esaltato e lo ha galvanizzato. Sempre attento, sempre pronto, sempre deciso. Solo piccole imperfezioni.
7 MAXWELL. Mai visto così preciso nel difendere. Come fosse toccato dalla bacchetta magica. Pasticcia sul gol, ma si riscatta.
6 FIGO. Sbaglia tanti passaggi, il cross è sempre un’avventura. Corre e si batte, poco brillante.
7,5 DACOURT. È tornato superman. Si apposta nel mezzo del campo e diventa padrone: guai a chi passa. Dal 5’ st Crespo 8. Goleador spettacolare, e stavolta anche acrobatico, che non tradisce mai.
6 STANKOVIC. Qualche guizzo d’antico splendore, ma ancora tanta ruggine.
6,5 CAMBIASSO. Gli piace la guerra calcistica di trincea: fisicamente sta meglio, va a cercarsi gli spazi liberi. Poi diventa determinante nel gioco d’attacco.
7 CESAR. Gazzellino spavaldo sempre pronto ad affondare sulla fascia. Velocità e fiuto fruttano l’azione del rigore. Gioca bene sia avanti sia a centrocampo.


6 IBRAHIMOVIC. Fatica a trovar spazio, ma c’è quando serve. Dal 15’ st Cruz 7. Torna killer.
ALL. MANCINI 8. Stravince la «guerra» delle panchine con la tattica e con i cambi.
ARBITRO: RIZZOLI 6. Non cerca guai.

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