Milano - Circa quindici giorni fa, era il 21 febbraio, il ministro Alessandro Bianchi aveva annunciato un'imminente revisione del Codice della strada con l'obiettivo di ridurre il numero delle vittime e ieri si sono avute le prime indicazioni di ciò che si prepara per gli automobilisti.
La revisione completa, che rivedrà numerosi articoli, è attesa per il 2008, ma già si parla di un sensibile inasprimento delle sanzioni, alcune delle quali potrebbero lievitare fino a raggiungere quota dodicimila euro, vale a dire con uno sconto netto del 40 per cento rispetto ai ventimila che erano stati annunciati.
In attesa di scardinare le attuali normative, sono stati individuati 15 interventi applicabili da subito e comunque in tempi decisamente brevi, entro le prossime vacanze estive, che interesseranno il sistema delle patenti: in particolare il meccanismo dei punti e l'inasprimento delle pene per gli utenti della strada più indisciplinati.
Il piano per l'attuazione di questi interventi è contenuto in un documento di dieci pagine approvato dal Consiglio dei ministri, che non fissa ancora in modo dettagliato le cifre da sborsare per ciascun tipo di infrazione, ma traccia comunque le linee guida. Che si presentano decisamente pesanti.
In attesa di sapere quanto costeranno le infrazioni più gravi, tra le quali rientrano la guida in stato di ebbrezza o sotto effetto di psicofarmaci, il transito contromano su autostrade e superstrade, ma anche peccati più urbani, come il passaggio con un semaforo rosso o i colloqui con il telefonino (che resta una tra le trasgressioni più amate dagli italiani) ci sono già alcune certezze. Tra gli obiettivi primari è stata inserita la lotta ai «pirati della strada», con un’annunciata tolleranza zero, che può arrivare fino alla confisca del veicolo.
Per chi guida sotto l’effetto di alcol e droga previsto l’arresto fino a sei mesi. Ma si parla anche di nuove forme di pena alternative a quelle già note, con l'obbligo di svolgere servizi di utilità sociale e di assistenza a vittime di incidenti stradali rimaste inabili.
Il disegno non dovrebbe tuttavia contenere solo misure repressive, ma anche un programma di prevenzione, basato principalmente su progetti per l'educazione alla sicurezza sulle strade, e soprattutto interventi di correzione sulle strade più pericolose: ne sono state identificate dodici, del nostro Paese.
Il tutto rientra in un piano organico che prevede un ulteriore «mix» di dieci azioni strutturali, che richiedono tempi medio-lunghi e un cospicuo impegno finanziario, oltre ai 15 punti su multe e patenti che dovremmo vedere attuate entro i prossimi sei mesi.
Tra gli elementi soggetti a revisione, un ruolo importante sarà svolto dalla patente a punti, il cui sistema dovrebbe subire una pesante ristrutturazione con l'obiettivo di tornare a dare l'efficacia originale. Ci sarà pertanto da attendersi «sforbiciate» di punti più ampie per i comportamenti a più alto rischio.
Si interverrà non solo sul taglio dei punti, ma soprattutto sulle modalità per riacquisirli: tornare a punteggio pieno dovrebbe diventare più difficile. Inoltre si punta a una patente a punti anche per i minorenni alla guida di un ciclomotore.
Il documento contiene anche indicazioni su un maggior rigore nel rilascio delle patenti. Tra gli obiettivi da raggiungere c'è innanzitutto la fase di addestramento per arrivare all’esame.
In vista anche una stretta per i neopatentati, creando un accesso «graduale» ai veicoli più impegnativi da guidare, un
argomento del quale si era già parlato a inizio 2007. Al momento non ci sono indicazioni sul sistema scelto, vale a dire che non si sa ancora se la discriminante saranno potenze, velocità o il rapporto tra peso e potenza.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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