da Roma
Il manifesto per lOccidente viaggia rapidamente verso le seimila adesioni e promette di raccoglierne attraverso il sito internet www.perloccidente.it ancora molte. Lappello è stato tradotto anche in inglese e spagnolo e sta interessando molti movimenti e partiti allestero che si ispirano alla linea del liberal-conservatorismo.
Nella Fondazione Magna Carta cè soddisfazione per i consensi trasversali raccolti. Gaetano Quagliariello, direttore del think tank, spiega che «il nostro manifesto è riuscito a interessare tutte le componenti del centrodestra. È il nostro contributo unificante a una campagna elettorale nella quale, per effetto del proporzionale, persone che la pensano allo stesso modo, dovranno correre sotto simboli diversi. Le risposte che stanno arrivando dalla sinistra ci confermano che abbiamo ragione quando sosteniamo che su questi temi passa la frontiera della nuova competizione politica. Ci auguriamo che il dibattito possa essere alto, schietto, anche aspro, ma leale». E dallestero piovono adesioni. Régis Rigaut, scrive: «Sono francese e sono anche per la vittoria del Occidente». Sempre transalpine sono le firme sul manifesto di George Clemet e Thomas Giangreco, dalla Spagna scrivono Pasqual Tamburri, Fernando Minguez, Diego Luis Bano. Che il manifesto sia azzeccato, lo testimoniano gli attacchi scomposti che arrivano da sinistra. Il quotidiano Liberazione - organo ufficiale di Rifondazione comunista - dopo aver pubblicato per intero e in prima pagina il manifesto di Pera in difesa dellOccidente, con accanto la dura critica del direttore Piero Sansonetti, oggi presenterà il suo manifesto «alternativo e contrapposto» a quello del presidente del Senato.
E mentre a sinistra si pubblica il «contromanifesto», lo staff di Pera mette a punto il sito web del Presidente del Senato: si chiamerà www.marcellopera.it e sarà online dal 7 marzo.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.