Manila - Paura e follia a Manila. Una raffica di mitra, l’irruzione delle forze di polizia, tra i sedili sette o otto cadaveri, tra i quali quello del sequestratore. Il sequestro di un bus, durato dodici ore, nel centro di Manila si è concluso nel sangue e in diretta televisiva in tutto il mondo. Rolando Mendoza, ex poliziotto, si era asserragliato nel veicolo con 25 ostaggi, in gran parte cinesi di Hong Kong. Mendoza, ex ispettore espulso dal corpo perchè accusato di furto, estorsione e traffico di droga, era armato con una fucile automatico e piccole armi.
Voleva essere reintegrato in polizia L’uomo chiedeva di essere reintegrato nel corpo di polizia. Dopo aver liberato dieci
ostaggi, l’uomo ha chiesto cibo e carburante per mantenere accesa l’aria condizionata e in un bigliettino ha
preannunciato "un grande evento" per le 3 del pomeriggio (le 9 ora italiana).
Un primo blitz della polizia, arrivato dopo dodici ore di sequestro, è andato a vuoto. Dopo aver circondato il bus gli
agenti ne hanno rotto i finestrini. Poi un poliziotto è entrato da una porta posteriore, senza rilevare alcun segno di vita
apparente, ma si è dovuto ritirare dopo che il sequestratore gli ha sparato contro.
Raffiche di mitra L’uomo ha poi sparato dall’interno
una raffica, che ha lasciato una successione di fori nei finestrini del bus. Mendoza, vedendo arrivare le teste di cuoio,
aveva annunciato: "So che mi uccideranno. Se non se ne vanno, farò lo stesso qui". Mendoza ha mantenuto la
promessa. Entrata una seconda volta nel bus, pieno del fumo dei lacrimogeni, la polizia ha mirato alla sua testa e lo
ha ucciso. Poi ha fatto scendere dal bus i passeggeri sopravvissuti. E ha contato sette corpi senza vita.
La follia di un ex poliziotto L’uomo, un ex poliziotto armato con un M-16, aveva sequestrato il bus questa mattina a Manila. A bordo del mezzo viaggiavano un gruppo di 22 turisti di Hong-Kong e tre filippini. Mendoza - che indossava l’uniforme - aveva chiesto un passaggio e una volta a bordo ha estratto l’arma costringendo l’autista parcheggiare il bus nel parco di Rizal.
Prima del blitz il sequestratore aveva rilasciato sei persone, tra cui i tre bambini che si trovavano a bordo del bus. Mendoza, pur insignito di 17 medaglie durante la sua carriera in polizia, era stato licenziato perché coinvolto in un’inchiesta per estorsione, decisione da lui ritenuta un’ingiustizia.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.