Manninger l’eroe tornato dall’Austria Vergassola trincea

SIENA
7.5MANNINGER. Era tornato a casa, al Salisburgo, l’hanno richiamato giusto in tempo. È l’eroe del pomeriggio senese a San Siro. Prende di tutto, tiri da fuori, colpi di testa ravvicinati. Si arrende solo alla deviazione di Pirlo.
6BERTOTTO. Gioca con umiltà e garantisce ai suoi nuovi colleghi di reparto anche la necessaria esperienza: da quelle parti si passa a fatica.
6.5GASTALDELLO. Si prende un giallo perché stende in modo impietoso Kakà ma riesce a tenere al guinzaglio gli altri attaccanti milanisti senza commettere falli particolari.
6.5RINAUDO. “Mazzola” come si deve e per questo finisce tra i cattivi della sfida ma non supera mai i limiti imposti dal codice e anche dal permissivismo di Stefanini.
6MOLINARO. Alla fine se la prende con l’arbitro reclamando un fallo di Ambrosini che è difficile da individuare nel mucchio selvaggio.
5.5KONKO. È di scuola juventina, corre e mette alla frusta Favalli ma nella ripresa si lascia imbottigliare e resta sulla difensiva.
6.5D’AVERSA. È uno di quelli che si sacrifica per la patria sulle piste di Kakà e che non si risparmia quando c’è da far ripartire in contropiede l’azione.
dal 43’ st BREVI sv
6VERGASSOLA. Contribuisce a erigere una specie di trincea di gomma che riesce a respingere gli assalti ripetuti e lenti del Milan. In zona gol non ha la zampata decisiva.
5CANDELA. Non è più in grado di compiere certe volate. Allora si limita a controllare il traffico sul suo binario e a opporre qualche contrasto nei confronti di Cafu.
dal 35’ st ANTONINI sv
6.5LOCATELLI. Con Pirlo sembra avere un conto da regolare. I due si inseguono e si scambiano randellate sulle caviglie. Lui gioca cento palloni, si apre un varco in area ma grazia Dida con un destro moscio. dal 28’ st BOGDANI sv. Finisce sigillato dentro le ganasce di Nesta.
5FRICK. Non la prende mai. E Dida, poi, non è Abbiati capace
di regalargli un paio di respinte corte da mettere in porta.
All. BERETTA 7.

Complimenti al milanista Beretta che gioca bene le sue carte e dimostra d’essere diventato uno specialista fuori casa.
Arbitro STEFANINI 5. Ha la faccia da bambino e per questo lo considerano poco. Fischia pochissimo. E quando lo fa, per il gol di Pirlo, sbaglia dando retta a Ayroldi, l’assistente.
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