Buenos Aires - Ma Diego. Dieguito. Avevamo detto che non ci facevi più stare in pensiero. E invece. Con Maradona non si può mai stare tranquilli. L'ex numero 10 più forte del mondo è di nuovo in clinica. Non è colpa della droga stavolta. Quella cocaina che ci ha tolto almeno quattro o cinque stagioni di calcio dipinto dal piede più dotato della storia del calcio. Ma il malore non è da imputare alla polvere bianca, almeno così dicono le persone del suo giro e i medici della clinica Guemes. Maradona "ha avuto un mancamento" pochi minuti prima di imbarcarsi su un aereo che l'avrebbe trasferito in Svizzera dove egli si sarebbe sottoposto a una terapia per ridurre il suo peso corporeo.
Il bollettino Diego si trova attualmente "emodinamicamente stabile, sotto l'effetto dei farmaci e con una buona evoluzione". Lo sostiene il bollettino medico diffuso alle 11 (le 16 italiane). Firmato anche dal medico personale di Maradona, Alfredo Cahe, il bollettino precisa che l'ex calciatore è "sotto l'effetto dei farmaci", mentre "proseguono gli esami medici". I sanitari, si conclude, "confidano nella buona evoluzione del paziente".
L'amico Omar Suarez, che il quotidiano argentino Clarin qualifica come "amico di Diego", rivela peraltro che "c'era stata anche la possibilità di un ricovero già la scorsa settimana, poi non se ne fece nulla. Ora speriamo gli facciano un check up per tenere sotto il controllo il suo nuovo aumento di peso". Anche se, continua Suarez, "per quanto ne so non stava male".
Peggioramento Nei giorni scorsi era stato lo stesso Cahe a inviare un segnale d'allarme dopo che diversi media avevano rivelato che l'ex nazionale argentino fumava fino a quattro sigari Havana al giorno e beveva molto alcol, pur se non vi era alcun pericolo di una ricaduta nella cocaina. Maradona è stato ricoverato al 13esimo piano della clinica Guemes che alle 22,15 (le 3,15 italiane), dopo un trasferimento in ambulanza dalla casa dei suoi genitori nel quartiere di Villa devoto. Qui il pibe de oro è assistito dalle figlie Djalma e Giannina e dalla ex moglie, Claudia. Il prossimo comunicato sarà diffuso dalla clinica alle 11 (le 16 italiane). Per due volte, nel 2000 e nel 2004, Maradona è stato vicino alla morte per problemi cardiaci legati al consumo di cocaina.
Nuovo bollettino "Diego Armando Maradona rimarrà in ospedale per diversi giorni" spiega il medico personale del pibe de oro, Alfredo Cahe, all'emittente radiofonica Radio Uno. "Diego - prosegue Cahe - era molto depresso in questi giorni per ragioni personali. Stava male per problemi familiari sui quali non mi soffermerò. Si trovava alle prese con situazioni che non riusciva a gestire e questo lo deprimeva. Non voleva essere ricoverato, ha fatto resistenza. Quando si è svegliato verso le 2.30 del mattino mi ha insultato: non voleva stare in ospedale. È stato sedato nuovamente e si è addormentato. Il ricovero era necessario, quest'ipotesi era stata presa in considerazione già alcune settimane fa". Cahe non ha escluso l'ipotesi di un trasferimento in Svizzera "per 10 o 15 giorni". "Il paese ideale - aggiunge- sarebbero gli Stati Uniti, ma lì lui non può entrare". Scartato, invece, il ricorso ad uno psicologo.
"Questa terapia con lui non funzionerebbe. Diego si oppone, è particolare. Per comunicare con lui, il metodo migliore molte volte è stato la scrittura. Io scrivevo alcune indicazioni e lui rispondeva in modo coerente".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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