Solo un mese fa Sportingenova, Genoa e Sampdoria avevano speso centosessantamila euro per far tornare il verde sul terreno di un Marassi spellacchiato. Ma le condizioni del campo da gioco dello stadio genovese non sembrano proprio migliorare, anzi. Domenica sera in Sampdoria- Roma le zolle saltavano ad ogni passaggio di giocatori con il rischio di infortuni seri agli atleti di Roma e Samp, uno spettacolo agonistico limitato, e le conseguenti lamentele di allenatori e giocatori a fine partita. Il più duro è stato Beppe Marotta, amministratore delegato della Sampdoria, secondo il quale le condizioni del prato di Marassi non sono proprio allaltezza: «Questa amministrazione non ha a cuore lo stadio e le società che gli garantiscono una vetrina anche a livello internazionale - ha detto Marotta -. La figura non la fanno Genoa e Sampdoria, ma Genova». Sampdoria- Roma, posticipo di campionato, era sotto la lente degli appassionati di calcio e la sua spettacolarità è stata minata proprio dalla condizioni del terreno di gioco: «E pensare che io mi lamento di Trigoria - ha commentato Claudio Ranieri a fine match -. Dopo che ho visto Marassi non potrò più farlo: qui si rischia lincolumità dei giocatori». Durante il match Perrotta e De Rossi si sono inciampati nei buchi del «Ferraris», tanto da muovere la panchina della Roma per lamentarsi della situazione. Ma i giocatori doriani che si sono fatti vedere in sala stampa si sono lamentati pesantemente.
Il caso sembra essere stato preso in maniera seria sia in Comune, sia a Sportingenova. Stefano Anzalone, assessore con delega allo Sport, rimane molto abbottonato e cerca di misurare le parole: «Noi non centriamo, cè una società apposta a gestire il campo. Riguardo le dichiarazioni di Marotta: lo capisco. Una società investe denaro ed è giusto che abbia un riscontro». Da Sportingenova cè stupore per il risultato del campo e non si riesce a fornire una spiegazione: «Capiamo che la situazione non è adeguata e da ieri stiamo intervenendo con lavori supplementari - ricorda il presidente della società Luca Gandullia -. Posso solo ribadire che abbiamo fatto tutto seguendo le caratteristiche tecniche che ci ha imposto la Lega Calcio».
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