Marcegaglia: «È il momento di varare le grandi riforme»

«Per cercare di uscire da una crisi profonda come quella attuale occorre investire in settori come l’economia verde, nuova frontiera industriale, ma anche attuare riforme al sistema. Comprese quelle impopolari, che toccano lobby e privilegi. E per ridare impulso alla crescita servirebbe una forte iniezione di liberalizzazioni in tutti i settori, dall’energia alle comunicazioni, dai trasporti al commercio». Così la presidente di Confindustria Emma Marcegaglia è intervenuta ieri, in videoconferenza da Mantova, al convegno organizzato da Nielsen a Cagliari sulle strategie per il rilancio dell’economia italiana. L’analisi del presidente degli industriali è stata chiara: il momento è difficile ma «sono anche convinta che se il Paese farà scelte chiare di politica economica, perché è arrivato il momento di mostrare che si ha il coraggio di farle, si potrà superare la crisi». Quindi Marcegaglia ha anticipato alcune delle proposte e delle richieste che verranno avanzate giovedì prossimo nel corso dell’assemblea di Confindustria. «È necessario che l’Europa - ha detto Marcegaglia - non ponga troppi limiti allo sviluppo dell’economia verde per le aziende. Bisogna evitare che prevalga una logica impositiva con obiettivi ma anche costi troppo alti e invece puntare verso uno sviluppo tecnologico tenendo conto delle istanze che vengono dai consumatori sempre più attenti a un’economia verde e al risparmio energetico. Per questo è importante che ci siano regole chiare e condivise da tutti i Paesi». Quanto alla crisi i dati del Pil in caduta libera del 5,6% nei primi tre mesi dell’anno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno parlano chiaro.
«La crisi è molto profonda - ha aggiunto il presidente - la peggiore dal dopoguerra ed è anche difficile fare previsioni. È un problema italiano ma anche dell’Europa dove la Germania, ad esempio, fa peggio di noi. La fase acuta è alle spalle ma la nostra percezione è che anche se ci saranno dei piccoli miglioramenti nella seconda metà dell’anno, la strada per uscire dal tunnel sarà lunga, complicata, molto dolorosa». Ed è per questo che il presidente chiede di prendere subito provvedimenti. «Un elemento essenziale - ha aggiunto - è di sviluppare le esportazioni non solo verso la Cina e l’India ma anche verso i Paesi del Mediterraneo vicini a noi che hanno un tasso di crescita in aumento e verso i Paesi Baltici e la Russia che, superata la crisi, riprenderanno a crescere». L’industria, secondo Marcegaglia, ha dimostrato di essere solida. «Il governo però - ha spiegato - deve fare scelte concrete di politica economica per recuperare competitività.

L’industria nel nostro Paese ha avuto la capacità di rinnovarsi e già nei dati del 2007 l’Italia è seconda, dopo la Germania, per l’export extra Ue. Bisogna continuare così sapendo che durante la crisi ci saranno morti e feriti magari anche tra le industrie sane».

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