Marta Bravi
Per la prima volta in assoluto ieri sul sagrato del Duomo, e non nella basilica di san Pietro, è stata celebrata la cerimonia di beatificazione di due preti ambrosiani. Questo quanto deciso dal papa Benedetto XVI per Luigi Monza, fondatore del lIstituto Secolare delle piccole Apostole della Carità e Luigi Biraghi, fondatore della Congregazione delle Suore di Santa Marcellina. Mentre il santo viene venerato dalla Chiesa universale, che ha la sua sede in San Pietro, il beato verrà dora in poi venerato nella «Chiesa locale» cioè nella diocesi in cui è nato, ha vissuto, ha operato.
La vocazione di don Biraghi (1801-1879) era linsegnamento, cui si dedicò fin da giovanissimo insegnando nei seminari minori di Seveso e di Monza e al Seminario maggiore di corso Venezia a Milano. Nel 1833 viene nominato direttore spirituale, carica che mantiene fino al 1855, quando diventa direttore della Biblioteca ambrosiana.
Persona carismatica e sensibile ebbe unintuizione profetica: perno della società è la famiglia, perno della famiglia la donna. Ecco, quindi, che educando «la testa e il cuore delle donne» si poteva agire in senso spirituale anche sulla società. Una società, quella dellottocento lombardo, dominata dalla borghesia, industriale e maschilista, che relegava alle donne il ruolo di madri.
Nel 1838 apre il primo collegio delle Marcelline a Cernusco sul Naviglio, diretto da Marina Videmari, cui seguono quello di Vimercate nel 1841 e di Milano (via Quadronno) nel 54. Fonda un collegio a Genova per permettere alle ragazze di curarsi dalla tubercolosi con bagni marini, in Francia, Svizzera, Inghilterra, Canada, Brasile. Santa Marcellina, da cui prende il nome lordine, era la sorella maggiore di SantAmbrogio, nonché sua confidente spirituale. Filosofia educativa delle Marcelline è la volontà di formare delle buone donne cristiane, colte e rette, proprio per questo le suore laiche, per poter essere abilitate allinsegnamento in questi collegi, dovevano avere conseguito la «patente» lequivalente della nostra laurea, e alle ragazze venivano insegnate le lingue (francese e tedesco), filosofia, storia, matematica, letteratura, scienze. Non solo, una buona donna di casa doveva essere anche in grado di cucinare, lavare i piatti, sapere organizzare la dispensa. Il metodo «benedetto» prevedeva che le educatrici trascorressero tutto il tempo con le allieve, tanto che spesso si creava un legame madre figlia con le ragazze. Nonostante ciò il convento era aperto e don Biraghi aveva previsto che le sue allieve, che vi trascorrevano dai 6 ai 16 anni, andassero a casa per le vacanze e ricevessero frequenti visite dai genitori e parenti. In questi istituti, sicuramente innovativi e allavanguardia per i tempi, ha studiato anche la madre di Papa Paolo VI.
Attualmente a Milano sono aperti, anche ai ragazzi, listituto di via Quadronno e di piazza Tommaseo e lasilo di piazza Caserta.
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.