Marchio e vademecum di qualità

Il settore della ceramica sente l'esigenza di far conoscere il proprio prodotto direttamente al consumatore finale. «Se gli utilizzatori conoscono la ceramica, è più facile che la comprino. È questa la molla che ha fatto scattare l'idea di realizzare una pubblicazione snella, chiara, fruibile da tutti». A parlare è Andrea Ligabue, consigliere di Confindustria Ceramica e presidente Etruria Design, che ha seguito il progetto di un vademecum - intitolato “Ceramica Amica” - che verrà distribuito ai visitatori del Cersaie, durante il salone e, in seguito, negli showroom che rivendono prodotti delle aziende associate a Confindustria Ceramica. La pubblicazione sarà consultabile anche in versione Pdf sui siti del produttori, di Confindustria Ceramica e del Cersaie. Il libretto è costituito da 24 pagine ed è suddiviso in tre parti. Nella prima si spiega cosa sono le moderne piastrelle di ceramica e si descrivono i fattori che caratterizzano la ceramica italiana rispetto ad altri materiali. Nella seconda si mostrano, anche attraverso «disegni d'uso», dove è possibile usare la ceramica come rivestimento. La terza contiene un insieme di suggerimento su come scegliere le piastrelle, posarle in modo corretto e curarne la manutenzione post-cantiere e quotidiana. Gli autori hanno riservato un attenzione particolare al marchio «Ceramics of Italy». «La ceramica italiana - sottolinea Ligabue - è la più ecosostenibile del mondo per materia prima e ciclo produttivo. Possiamo dichiarare che ha un'anima green. Tutti gli associati a Confindustria Ceramica che desiderano fregiarsi del marchio Ceramics of Italy devono sottostare a un codice etico. Solo allora possono riportare questo brand sulle scatole, i cataloghi e il merchandising».

Completano le informazioni quelle relative agli incentivi fiscali all'acquisto di ceramica e alla sua presenza anche in ambiti non residenziali.

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