Pierluigi Bonora
da Milano
Si avvicina lemissione di un maxi-bond da parte della Fiat. Lammontare previsto sarebbe intorno al miliardo e il momento non sarebbe lontano, al più tardi allinizio del nuovo anno. Nellultimo periodo, infatti, è stato notato un vivace denaro sulle emissioni più liquide del Lingotto, 2010 e 2011, che quotano più care rispetto ai «collateralized debt swap» (cds). Il titolo fiat 2011, ad esempio, riconosce agli investitori un premio di 280 punti base sopra lo swap, mentre il cds paga un premio di 370 punti base. Di certo, sostengono gli operatori, la Fiat potrebbe pensare di agire allinizio del 2006, periodo in cui il mercato registra di solito una liquidità rivitalizzata dopo la pausa di fine anno. Nel 2006, tra laltro, il Lingotto sarà chiamato a far fronte ad alcune scadenze di debito in essere. Lagenzia di rating Fitch, alla luce di una tendenza favorevole, ha intanto affermato a Radiocor che potrebbe rivedere in meglio le stime sulla Fiat, in questo momento negative (bb-), dopo la pubblicazione dei conti di fine anno. Ieri, a Piazza Affari, il titolo del Lingotto non ha beneficiato delle indiscrezioni sul bond e delle osservazioni di Fitch. Il titolo ha fatto un passo indietro (meno 0,61%) conservando di poco la quotazione di 7 euro. Primi segnali concreti, intanto, sul piano di razionalizzazione allestero della Fiat che, come annunciato da Marchionne, prevede il progressivo taglio di 7.500 posti. Sotto osservazione sono soprattutto Cnh e Iveco. E proprio la controllata produttrice di trattori e macchine movimento terra è, da mesi, nel mirino del top manager del gruppo. Dopo aver messo mano allorganizzazione, lattenzione di Marchionne si è ora spostata sugli impianti allestero. La prima scure sembra dover cadere sulla fabbrica di macchine per ledilizia di Berlino, con il trasferimento della produzione in Italia. A rischio sono quasi 600 posti di lavoro, per i quali il governo regionale tedesco ha promesso di adoperarsi per trovare una soluzione.
Il gruppo italiano manterrebbe però nella capitale tedesca la divisione ingegneristica e quella commerciale. Cnh, in Germania, ha altre fabbriche: a Andernach (Renania-Palatinato), Colonia e Unna (Nord Reno-Vestfalia).
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