Marco Visconti: «Polverini? Alla gente piace soprattutto la sua concretezza, ecco perché vincerà alla grande»

È il primo dei consiglieri comunali del Pdl ad annunciare ufficialmente la discesa in campo per le Regionali. Parliamo di Marco Visconti, 43 anni, candidato di punta del centrodestra romano, fedelissimo del sindaco Gianni Alemanno. Visconti è stato minisindaco del XIX municipio dal ‘95 al ‘97 e poi dal 2001 al 2006. Anno in cui è approdato in Campidoglio. Attualmente è presidente della commissione patrimonio del Comune e delegato del sindaco per l’emergenza abitativa.
Allora, Visconti, si parte e alla fine è arrivato anche il via libera del Cavaliere all’accordo nel Lazio con l’Udc.
«Sì, e l’apporto dei centristi ci permetterà con ogni probabilità di vincere le elezioni. La Polverini d’altra parte è una candidata di ottimo livello, che piace un po’ a tutti».
Pare proprio che in lizza ci sarà anche Linda Lanzillotta, Alleanza per l’Italia, ossia Rutelli. A chi sottrarrà voti? «Qualcosa in più ci rimetterà la Bonino. Direi però che, alla fine, lo scopo di Rutelli è quello di offrirsi sul mercato nazionale. A quale dei due schieramenti, Pd e Pdl, gli darà in futuro più spazio».
Alemanno ha detto che la Polverini va incontro al voto popolare, la Bonino invece si rivolge all’elite radical-chic. «Renata è una persona concreta, che va a fondo alle cose, ed è questo che piace di lei alla gente. A noi serve una Regione che ascolti i problemi, ma poi decida. Quello che è mancato in questi 5 anni alla Regione è qualcuno che si prendesse le sue responsabilità. Non si è mai deciso nulla di concreto per risolvere l’emergenza sanità. Per una risonanza magnetica oggi si aspettano 240 giorni, per un ecodoppler 397. Inaccettabile».
Le strutture sanitarie sono invece colpite da un’ondata di licenziamenti, ultimo caso il San Raffaele, dove finiranno in mezzo alla strada 350 persone.
«C’è anche il caso del Santa Lucia, un tempo polo sanitario di eccellenza, dove oggi è in bilico la sorte di 200 lavoratori. È un modo di gestire la sanità quello della Regione che colpisce in modo vergognoso sia i lavoratori del settore che i pazienti, con sprechi di denaro. Occorre porre fine a questo scandalo».
E per la casa, invece?
«Quella abitativa era una emergenza 15 anni fa, oggi Marrazzo e Montino hanno lasciato in eredità un disastro. Come Attila. Ora parte il Piano casa, ma bisogna snellire i tempi burocratici e la normativa per quanto riguarda l’housing sociale. Servirà su questo fronte una legge nazionale sull’urbanistica specifica per Roma».
Da un’emergenza all’altra, il piano rifiuti di Marrazzo non è mai decollato.
«La vergogna ha un nome preciso: Malagrotta. La discarica doveva essere chiusa già un anno fa, adesso hanno fatto un’altra proroga. Come sulla sanità, la Regione brilla per immobilismo».
Visconti, per finire, dall’emergenza casa alla campagna elettorale il suo è un impegno a 360 gradi.

Come si è organizzato?
«Oltre che sul mio staff elettorale, conto molto su parecchi consiglieri municipali che stanno aderendo al mio progetto politico, e quindi a quello del sindaco Alemanno. In particolare voglio citare Alfredo D’Antimi, che nel IV è passato di recente dal Pd nelle fila del Pdl, e Sonia Costantini, nel XX, da sempre impegnata nel sociale e nella promozione di talenti artistici».

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