Roma

«Mare sicuro 2010»: sulla spiaggia libera senza correre rischi

Bagnini professionisti, torrette di controllo, barelle e defibrillatori. Un insieme di elementi che richiama alla memoria il telefilm degli anni ‘90 Baywatch e gli epici salvataggi dei guardaspiaggia californiani. Si tratta invece del progetto «Mare Sicuro–Estate 2010», il piano della Regione Lazio che parte oggi e terminerà il 12 settembre. L’obiettivo è garantire e incrementare la sicurezza dei turisti del litorale laziale. I 360 chilometri di coste saranno presidiati con 81 postazioni fisse attrezzate per interventi di salvataggio e di primo soccorso. Sorvegliate anche le coste dei grandi laghi balneabili del Lazio: Bolsena, Vico, Bracciano, Martignano, Nemi, lago del Salto e lago del Turano. A prestare servizio circa 400 volontari della Protezione Civile, di 52 diverse associazioni e dei 24 comuni interessati.
Il presidente della Regione Lazio, Renata Polverini ha spiegato il duplice senso dell’iniziativa: «Garantire la sicurezza delle persone e contribuire al rilancio del turismo». La governatrice ha sottolineato l’importanza dell’impiego di defibrillatori di ultima generazione, che si aggiungono a quelli già in dotazione, e che sono utilizzabili anche sui bambini. «Nel programma di governo - ha detto Polverini durante la presentazione del progetto a Ladispoli - c’è una parte importante dedicata al turismo e alle coste per la cui messa in sicurezza abbiamo dovuto accelerare i tempi dopo il tragico incidente di Ventotene investendo risorse sottratte a iniziative meno urgenti. Quello che presentiamo oggi – ha continuato la governatrice - è un progetto ambizioso, che avrà ulteriori sviluppi anche in termini di risorse, affinché la sicurezza possa essere esigibile da tutti e non solo da chi se lo può permettere». L’iniziativa è anche volta a incrementare l’affluenza di turisti. «Mare sicuro – ha spiegato Polverini - rientra anche nel più complessivo programma di rilancio del turismo, che vedrà la creazione di un portale per promuovere il Lazio a livello internazionale. Un turismo integrato e sicuro rappresenta una delle motivazioni per attrarre i turisti che arrivano nella capitale e accompagnarli sulle nostre coste». Al termine della presentazione del progetto, Polverini ha assistito dalla torretta di sorveglianza a un’esibizione di volontari della protezione civile con la simulazione di un salvataggio con l’ausilio di cani.
«La Regione ha voluto confermare e rilanciare questo progetto a conferma dell’attenzione del presidente Polverini e della giunta alle coste del Lazio, in termini di sicurezza e di rilancio del turismo». Così l’assessore al Bilancio della Regione Lazio, Stefano Cetica che ha poi snocciolato altri dettagli: «Abbiamo varato una cabina di regia del mare e in 30 giorni attivato altri interventi: uno su Ponza per migliorare l’avvio di stagione. Il secondo, purtroppo in situazione drammatica, a Ventotene. Il terzo liberando risorse per lavori di ripascimento in comuni a ombrelloni zero, dove mancano tratti di arenile». Cetica ha anche spiegato che si è scelto Ladispoli per l’offerta di spiagge libere perché «molto frequentate da famiglie».


L’iniziativa finanziata con 430mila euro è realizzata con la collaborazione del Comando Generale delle Capitanerie di Porto competenti territorialmente e con la partecipazione delle Organizzazioni di volontariato di Protezione Civile regionale, dei Comuni interessati, delle Prefetture, dell’Ares 118, della Federazione Italiana Nuoto.

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