La Margherita: «Ora i milanesi chiedano i danni»

È infinita la lista di «quelli che io avrei fatto così». «Sono stata in giro tutto il giorno - parte l’ex presidente della Provincia e candidato sindaco Ombretta Colli -, da Quarto Oggiaro a piazzale Corvetto, da piazza Cinque Giornate a corso Buenos Aires: non ho visto nemmeno un mezzo spargisale. Dicono che ce ne sono centinaia in giro, ma nessuno li ha visti. Il disagio è stato notevole, all’altezza di viale Abruzzi sono scivolata perdendo il controllo dell’auto, per fortuna senza conseguenze». Di candidato in candidato scende in campo anche Letizia Moratti. «La meccanizzazione - le sue parole - è necessaria ma non sufficiente: per affrontare l’emergenza neve alle macchine occorre affiancare il lavoro degli spalatori, esattamente come si faceva una volta». Non manca, ovviamente, Bruno Ferrante. «I piani comunali per la neve - attacca l’ex prefetto -, hanno dimostrato tutta la loro inefficienza, perchè ogni volta che nevica Milano entra in crisi, non riesce ad affrontare queste situazioni d’emergenza. Insufficienti sono i mezzi e si è incapaci di entrare subito in azione». «Non è stata certamente una bella fiaba quella che sta vivendo una città, la nostra, che vorrebbe essere capitale europea - rincara la dose il capogruppo ds a Palazzo Marino Emanuele Fiano -. Una nevicata molto forte, peraltro abbondantemente annunciata, ha per l’ennesima volta messo in ginocchio Milano». Una «giornata di ordinaria follia» racconta la compagna di partito Marilena Adamo protagonista di una vera e propria odissea per raggiungere l’università alla Bicocca. Il capogruppo della Margherita Andrea Fanzago si spinge fino alla richiesta di risarcimento. «I milanesi dovrebbero chiedere i danni a sindaco e giunta: dove vanno a finire i soldi delle multe, delle tasse, dei biglietti del tram che diligentemente i milanesi pagano?». «Trasporti al collasso - va all’assalto Dario Balotta, segretario Fit Cisl Lombardia -.

Le ferrovie, unico mezzo in grado di assicurare i trasporti anche in queste condizioni atmosferiche, sono ancora una volta collassate con grave danno dei passeggeri che su di esse facevano ancora un minimo di affidamento per viaggiare». Cambia bersaglio l’azzurro Bruno Dapei. «Penati approfitti delle apparizioni tv per chiedere scusa e spiegare cosa non ha funzionato nella gestione dell’emergenza neve su strade e tangenziali».

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