Cronache

Maria e Geronima le donne della sua vita

Maria e Geronima le donne della sua vita

Tra le giovani aristocratiche che frequentano casa Mameli-Zoagli, Goffredo predilige Carolina, Geronima e Pinella, e su tutte, egli esercita uno strano fascino. Il futuro patriota frequenta anche le cugine, tra cui la diciassettenne Maria Zoagli, che studia in un collegio di Genova, retto dalle Suore Orsoline. Il giovane Mameli le regala un bracciale, rigido, in metallo, riportante una coroncina di fiori su di un lato, mentre sull'altro la scritta in rilievo Lux mea. Nel dicembre del 1847 rivede anche Geronima, una delle fanciulle della sua infanzia, che diventa per lui il punto di convergenza di ogni suo desiderio, il rifugio dalla sua movimentata vita. Ma questa sua serenità non dura a lungo perchè il ricchissimo marchese, Stefano Giustiniani, vedovo con due figli, chiede in moglie Geronima. La marchesa Ferretti, sua madre, considera Goffredo un eretico, perché è stato educato dai padri Scolopi, un agitatore politico, un cattivo studente e giudica la sua situazione finanziaria appena decorosa. Il giovane Mameli capisce che non è gradito e esce dalla vita della ragazza, ma da quel momento,sul volto del poeta c'è una serena tristezza.
Quando ferito ad un polpaccio, Mameli viene portato all'ospedale della Trinità dei pellegrini lo curano il medico Maestri, l'infermiera Madame Paulet, Cristina di Belgioioso e Adele Baroffio che lo veglia tutte le notti. Tra i due c'è una relazione amorosa, anche se lei era sposata con un diplomatico (legato di Venezia) alla Corte papale. Goffredo, per via epistolare, racconta alla madre l'amore verso questa signora, e le chiede protezione e rispetto per la giovane donna nell'eventualità rimanga sola.
BIBLIOGRAFIA. Fratelli d'Italia, «Goffredo Mameli e Genova nel 1847», a cura di Emilio Costa, Giglio Fiaschini, Leo Morabito, libro presente presso il museo del risorgimento Istituto Mazziniano. Ernestina Zoagli «Il tempo della memoria», Ed. del Sole.

Alessandro Pellegrini «Antologia della storia recchese». Box per commentare le foto degli avi di casa Zoagli

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