Maria Rita Parsi, psicologa, psicopedagogista e psicoterapeuta dà alcuni utili consigli per impostare il delicato rapporto tra genitori e figli nei confronti della scuola e con gli insegnanti. «Innanzitutto non trasformate la scuola in una galera - suggerisce lesperta - ma, al contrario, permettete che sia un luogo di emozione e piacere per i bambini. Da evitare "il quanto mi costi" anche se detto tra le righe: crea un clima di sacrificio e peso controproducente perchè si può trasformare facilmente in aspettativa: "Devi andare bene perchè costa"». Al contrario è bene, secondo la Parsi, indurre nei propri figli amore e piacere per lo studio: per il bambino studiare, insomma, non deve essere collegato allidea di cosa ci sia aspetta da lui, ma alla gioia. «Bisogna aiutare i bambini - con siglia la piscoterapeuta - a vedere la scuola come un luogo piacevole, dove si possono fare incontri importanti». Infine genitori alleati degli insegnanti: «perché la scuola diventi realmente un punto di riferimento, un luogo di cultura in cui il piacere permette di superare langoscia».
Volendo riassumere le quattro regole doro secondo la Parsi: «Parsimonia rispetto al consumismo, ovvero attenzione a quello che può far piacere al bambino ma senza che diventi consumismo sfrenato; non fare pesare il costo degli studi, perché il sapere è la vera grande rendita, non guardare ai voti, perché in fatto di cultura è come guardare il dito che indica la luna; e stringere un'alleanza formidabile, fra genitori e insegnanti, per potenziare la scuola e renderla reale luogo di cultura».
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