Maria Sole Agnelli: "Marchionne nella cassaforte? Subito"

La sorella dell'Avvocato: "Fa cose eccezionali, gli offrirerei un posto nella società che controlla il nostro patrimonio di famiglia". E sulla decisione di Gabetti di lasciare il vertice del gruppo: "E' stato un punto di riferimento, ha ben preparato mio nipote Elkann"

Quest’anno la tradizionale riunione di metà maggio dell’accomandita Giovanni Agnelli & C avrà un significato speciale: oltre al passaggio del testimone da Gianluigi Gabetti, che così lascerà anche l’ultimo incarico nel gruppo, a John Elkann, darà il via a un delicato nuovo corso nella stanza dei bottoni della famiglia torinese. Ne parliamo con Maria Sole Agnelli il cui ramo - di cui fanno parte il marito Pio Teodorani Fabbri e il figlio Eduardo - con quasi il 13% di quote nella cassaforte è secondo dopo quello degli Elkann, gli eredi diretti dell’impero Agnelli. La sorella dell’Avvocato, in questa intervista al Giornale, oltre a delineare il possibile futuro assetto dell’accomandita con l’ingresso di Andrea Agnelli tra i soci accomandatari, ribadisce la centralità di Sergio Marchionne nelle strategie della galassia tanto da auspicarne, in futuro, un posto all’interno della stessa Sapaz. «Per la famiglia - puntualizza subito Maria Sole - Gabetti è da sempre il punto di riferimento. La sua decisione di lasciare la presidenza mi ha colto di sorpresa. È già presidente onorario di Exor e spero resti come super consulente».
Potrebbe diventare anche presidente d’onore dell’accomandita?
«Penso che sarebbe giusto se lo fosse».
Suo nipote John, già alla guida di Exor e vicepresidente di Fiat, è atteso da una delicata sfida: quella di tenere unita la famiglia. Gabetti, in questi anni, ha infatti svolto soprattutto il ruolo di «collante» tra i numerosi discendenti.
«Benché giovane, John è un ragazzo molto attento ai problemi del mondo e della società. Gabetti gli ha fatto una buona scuola. La famiglia è sempre stata unita, fin dai tempi di Gianni e Umberto. Nessuno pensa a separazioni. In questo momento, poi, Marchionne sta facendo cose eccezionali e siamo tutti contenti».
Quale ruolo avrà lei, e le sue sorelle Cristiana e Clara?
«Siamo molto legate».
Sarete le grandi sagge?
«Penso di sì. Tenere unita la famiglia in questo momento è molto importante».
E l’altro suo nipote, Andrea, figlio di Umberto?
«Certamente sarà accomandatario nel nuovo assetto della Sapaz».
L’uscita di Gabetti dalla Sapaz favorirà la ricucitura dello strappo con Margherita Agnelli?
«È una questione delicata. Che Margherita possa ritornare ce lo auguriamo tutti, anche suo figlio John».
Si ricorda la reprimenda contro Margherita? La firmò anche lei.
«Ci dispiacque molto l’attacco che Margherita fece a Gabetti».
Alla fine il tribunale ha dato torto a sua nipote.
«C’è stata una sconfitta e dobbiamo essere soddisfatti. Ma è brutto avere liti in una famiglia».
Quindi, spera in una riappacificazione?
«Soprattutto con sua madre Marella. È molto triste, per lei, vedere questa situazione tra John e la sua mamma».
E il presunto tesoro nascosto di suo fratello Gianni?
«Spero che questa storia finisca del tutto. Si è detto e scritto di tutto. E nessuna prova è emersa».
Allora questo tesoro è tutta un’invenzione?
«Non penso esista».
Come vede il futuro della vostra Fiat?
«Alla guida c’è l’uomo giusto al posto giusto. La vicenda Chrysler è da intendere come un momento magico, anche se ci aspetteranno anni duri. Lei pensava, fino a due anni fa, a un colpo del genere negli Stati Uniti?».
Intanto c’è chi continua a vedere una Fiat sempre più sbilanciata all’estero.
«Non tradirà le sue origini. Fiat è nata in Piemonte, a Torino. E a Torino è tuttora. L’Alfa Giulietta, al suo debutto, è un’auto italiana».
Come Maria Sole, offrirebbe a Marchionne un posto nella Sapaz?
«Subito».
E Marchionne accetterebbe o si sentirebbe blindato?
«Non so».
Pensa che suo nipote John possa fare questo passo?
«Non so. Oltre a Gabetti, in passato abbiamo avuto come “esterni” anche Cesare Romiti e Gabriele Galateri di Genola».
E come andò?
«Andò... Be’, direi bene, visto come sono andate le cose finora».
Possibile che non si possa rimproverare nulla a Gabetti?
«È sempre stato molto attento. Un ottimo “avviatore” di John, come del resto gli aveva chiesto di fare Gianni».
Pensa che l’amarezza per le vicende giudiziarie sull’eredità Agnelli e sull’equity swap abbiano accelerato l’uscita di scena di Gabetti?
«Gabetti comincia ad avere i suoi anni. Le due vicende hanno rappresentato per lui un dramma. Ma è giusto che adesso si rilassi. E poi ci sarà sempre vicino».
E il blitz della Lega alla Regione Piemonte?
«Roberto Cota, il nuovo governatore, è un uomo simpatico, attento ai problemi e vicino alla gente. Esprimo un giudizio positivo».
E se a Torino tornasse il Salone dell’auto?
«Di Saloni se ne fanno tanti, ma ritengo che per l’auto il suo posto è a Torino. Di positivo c’è la riapertura nel 2011 del Museo dell’automobile, importante per il turismo».
Alla prossima tornata, vede ancora Luca di Montezemolo alla presidenza di Fiat? Marchionne potrebbe avere il doppio incarico? Oppure Elkann chiuderà il cerchio?
«Montezemolo ha sempre fatto molto bene, in accordo con John e Marchionne. Che John assuma in futuro anche questo incarico lo auspichiamo. Ma è prematuro parlarne».
Che cosa pensa quando sente dire che sia gli Agnelli sia la Fiat hanno ricevuto tanti aiuti dallo Stato?
«Mi stufa sentire tutto questo. Quando fu costruito il sito di Termini Imerese nei patti c’era anche la realizzazione delle opportune infrastrutture.

Invece...».
Intanto gli operai tremano.
«Mi spaventa dal punto di vista umano. Sono sicura che Marchionne farà il possibile affinché si trovi una soluzione».
http://blog.ilgiornale.it/Bonora

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica