MARITO E MOGLIE SUL LASTRICO DOPO UN FALLIMENTO

R acconto brevemente la storia mia e di mio marito. Nel 1978 all’età di 24 anni abbiamo avviato un esercizio commerciale. È andato benino negli anni fra alti e bassi, ma nel 2009 ci è arrivata una cartella esattoriale dall’Equitalia per tasse degli anni precedenti non pagate e non hanno accettato la rateizzazione perché mancavano alcune rate di una precedente rateizzazione (per la quale avevamo stipulato una polizza fidejussoria costataci 4.500 euro). L’assicurazione che ci aveva fatto la polizza non si trovava più e quindi la colpa era nostra. Morale, ci hanno sequestrato i crediti da riscuotere e la merce in casa, con difficoltà quindi a pagare i fornitori e nel 2011 c’è stata la dichiarazione di fallimento della Snc. Quindi dopo 33 anni di lavoro ci hanno distrutto: ci troviamo a 57 anni senza lavoro e il rischio di perdere la casa. Non abbiamo diritto alla pensione perché troppo giovani e non troviamo lavoro a causa dell’età.

Non abbiamo mai chiesto niente allo stato abbiamo sempre lavorato e pagato le tasse e adesso siamo abbandonati: non sappiamo come andare avanti e alla fine viene la disperazione che ti porta a fare gesti estremi. C’è lo sconforto, visto che ti devono pagare le spese i genitori ultraottantenni. Io sono più ottimista ma mio marito ogni tanto dice: «Che devo fare? Buttarmi sotto un treno?».

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