Marlene Kuntz: il rock che spinge sull’acceleratore

«Non abbiamo fantasmi da sconfessare. Il vecchio caro noise rock lo sentiamo ancora nostro. Stiamo percorrendo una nuova strada, ma ciò non vuol dire che dobbiamo per forza rinnegare quel che siamo stati negli anni ’90». Così Cristiano Godano, voce e leader dei Marlene Kuntz, si confessa. Molti fan, infatti, si sono dispiaciuti al primo ascolto di «Uno», l’ultimo lavoro, uscito a fine 2007: l’allontanamento dalle sonorità più noise e alternative dei primi album da tempo è sempre più evidente nella band piemontese. «La nostra essenza è quella di cercare sempre di superarci». Il che, però, non significa dimenticare il passato.
Oggi la band, tra le più significative nel panorama alternativo italiano, suonerà dalle 21 come headliner durante la prima giornata del Durden Festival di Corsico (in via Alzaia Trento, parco Area ex Pozzi, info su www.myspace.com/durdenfestival, 18 euro): «Sarà un concerto piuttosto spinto, rock, diverso da quelli realizzati nel corso dell’intimissimo tour di quest’anno», ci anticipa Godano. Il musicista, anche scrittore e attore, ha però una certezza: «Siamo tra le poche band che sono riuscite nel miracolo di produrre della musica priva di compromessi nella dura realtà italiana. Sono orgoglioso di quello che abbiamo fatto».


I Marlene suoneranno a Milano anche il 12 settembre all’Arena, presso il Music Across - Indeepandance Festival, mentre il 27 settembre saranno a Mezzago, al Bloom: «Io leggerò un mio racconto, e Riccardo Tesio (il chitarrista, ndr) creerà della musica in contemporanea».
E a quando il nuovo disco? «Tempo qualche settimana inizieremo a lavorarci. L’idea è pubblicarlo a fine 2009», anticipa Godano.

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