Hanno preso dassalto il posto di frontiera. Una settantina di immigrati africani, sassi e bastoni alla mano, hanno sfondato il confine tra Marocco e lenclave spagnola di Melilla. Qualcuno è riuscito a entrare e a perdersi nel piccolo territorio di 70mila abitanti, sotto sovranità di Madrid. La polizia spagnola cerca gli infiltrati. Altri africani sono stati fermati dalle guardie marocchine. Ci sono feriti.
Il problema dellimmigrazione torna così di peso nei pensieri del primo ministro José Luis Rodriguez Zapatero. Soltanto un anno fa, la sua Spagna accoglieva lavoratori dallo stesso Marocco o dal Sud America, li sistemava nei vuoti di uneconomia in crescita. Oggi, il rallentamento economico mondiale ha messo in crisi anche Madrid, che proprio a luglio inizierà addirittura a pagare gli immigrati regolari disoccupati per tornare nei propri Paesi dorigine e non rientrare più in Spagna per tre anni.
Lassalto allenclave di Melilla ripropone al governo socialista spagnolo un dossier difficile. Zapatero, definito di recente dal Financial Times un non falco sulle politiche dimmigrazione deve far fronte al malcontento di un elettorato che lamenta la crescente disoccupazione interna. Il premier ha recentemente rafforzato le proprie posizioni annunciando la deportazione per ogni clandestino. Nel 2005 il primo ministro aveva suscitato perplessità nellUnione europea per aver regolarizzato, poco dopo la sua elezione, oltre 700mila immigrati. Proprio quellanno 500 africani avevano preso dassalto sia Melilla sia laltra enclave spagnola in Marocco, Ceuta, lanciandosi contro le barriere di filo spinato. Le forze dellordine marocchine e spagnole avevano reagito e 14 presone erano morte.
Melilla e Ceuta sono per migliaia di africani la porta verso lEuropa: vi arrivano persone da diversi Paesi del continente, dopo mesi di peregrinazioni. Sfuggono a povertà o conflitti. Lepisodio di ieri mattina riapre lemergenza immigrazione non soltanto in Spagna ma nellintero bacino mediterraneo: dalle due enclave spagnole in Marocco e dalle coste africane gli immigrati con imbarcazione di fortuna puntano verso le isole Canarie, ma anche verso lItalia, per esempio verso il Sud della Sardegna. Proprio ieri, altri sbarchi di clandestini sono avvenuti nel canale di Sicilia. Il premier spagnolo, sempre al Financial Times, ha detto che leggi più dure non risolveranno il problema immigrazione in Europa e auspica una politica comune dei 27 sulla questione.
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