«Abbiamo un accordo con la Libia che prevede lavvio del pattugliamento davanti alle coste di quel Paese il 15 maggio. Mi aspetto che il governo libico dia seguito a quellaccordo, ma non ho motivo di dubitarne». Lo ha detto il ministro dellInterno Roberto Maroni, ieri, nel corso della conferenza stampa conclusiva della sua visita a Reggio Calabria, commentando il problema dello sbarco dei clandestini nel nostro Paese e la tragedia della ultime ore nelle acque libiche. «È chiaro - ha aggiunto il ministro - che noi diamo soccorso e accoglienza a coloro che arrivano nelle acque di nostra competenza e non possiamo che auspicare che lo stesso venga fatto nelle acque libiche per evitare tragedie. Noi spesso andiamo anche al di fuori delle acque di competenza italiana perché anteponiamo ai trattati, ai confini la vita umana». Il ministro dellInterno ha poi spiegato che «quando cè una barca in difficoltà e chi è competente non va, ci andiamo noi e lo abbiamo fatto in passato.
Purtroppo nellultima tragedia non cera alcuna possibilità di intervento. Nei prossimi giorni partirà il corso di addestramento per gli uomini che saranno a bordo delle sei motovedette destinate alla Libia e il 15 maggio il pattugliamento dovrà partire».Maroni «Dal 15 maggio vigileranno i libici»
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