Marta, il Pd e la pace per finta

Lorenzo Basso, segretario regionale del Pd, annuncia la pace con Marta Vincenzi, ma lei fa subito sapere che col partito va tutt’altro che d’accordo. Dalle loro parole, tra l’altro, emerge anche come la «svolta» di Pasquale Ottonello non sia affatto tecnica o dettata dalla voglia di mettere al servizio della città la propria esperienza, bensì ad una netta «conversione» politica.
«Il caso Ottonello è risolto - spiega Basso alludendo all’incontro tra la sindaco e la segreteria provinciale del partito sul caso del neo assessore comunale proveniente dalle fila del Pdl - La sindaco ci ha garantito che il nuovo assessore terrà una politica di centrosinistra, di attenzione al territorio e ai temi sociali». Con la nuova poltrona ottenuta sono cioè cambiati gli ideali di Ottonello, che invece aveva sempre garantito che la sua svolta era dovuta al cambiamento del Pdl. «Attendiamo di vedere all’opera il nuovo assessore - prosegue Basso - e poi valuteremo. A noi non interessa se un assessore è targato Pd o meno, e non mettiamo in discussione l’autonomia del sindaco, ma vogliamo continuare una politica sul territorio che deve essere indirizzata più agli aspetti sociali che a quelli della paura e dell’intolleranza che porta avanti la Lega Nord».
Tutti amici, dunque? Asse rinsaldato con Marta Vincenzi in vista delle elezioni del 2012? Macché. Lei, la sindaco, potrebbe non ricandidarsi tra un anno.

E lo dice chiaro in un’intervista a Radio Babboleo News, il giorno dopo il confronto con la segreteria del Partito Democratico. Alla domanda «Perché non dice al Pd che vuole essere ricandidata?», risponde chiaramente: «Io non lo dico perché non so se ci saranno le condizioni e non so nemmeno se lo vorrò. (...)

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