Marta Vincenzi scopre che Genova è una città degradata dove la delinquenza ed il malcostume stanno prendendo il sopravvento in alcune zone. Verrebbe da dire «meglio tardi che mai». Adesso è lora di correre ai ripari ed anche il sindaco diventa un po sceriffo nonostante ribadisca che odia i «sindaci sceriffi» e lo ripeta più volte durante la conferenza stampa. Il primo giro di vite servirà a bloccare il dilagante fenomeno della prostituzione che prende sempre più campo nelle delegazioni di Sampierdarena, Cornigliano e Di Negro come nel centro storico genovese: «Chi vive in queste aree non sa più dove vive - tuona Marta Vincenzi -. Dobbiamo dare loro un segnale di intervento perché negli ultimi sei mesi cè stata una vera escalation del fenomeno prostituzione e famiglie che alla notte non riescono a rientrare in casa: è inaccettabile».
Aggressioni, risse, schiamazzi fanno ormai parte della vita notturna in periferia dove il livello di guardia è salito negli ultimi sei mesi tanto da portare la giunta a varare una ordinanza anti prostituzione che scatterà il prossimo 25 settembre e attiva 24 ore su 24 su tutto il territorio comunale. Prevede multe da 200 euro ciascuno a prostitute e clienti in luoghi sia aperti sia anche soltanto visibili al pubblico, «una cifra che potrebbe anche variare da qui allentrata in vigore del provvedimento e aumentare per il cliente o diminuire per le prostitute» avverte lassessore alla sicurezza Francesco Scidone che ha studiato il provvedimento sullesempio di altre città italiane come Roma e Reggio Emilia che, dopo lentrata in vigore di ordinanze analoghe, hanno visto scendere il tasso di prostituzione sulle strade cittadine. Polemico sullordinanza don Andrea Gallo al quale risponde Vincenzi: «Si faccia un giro con me alla notte prima di criticare - incalza il sindaco -. Il comportamento che ha con le Maddalena di turno spero lo abbia con la Marta che vuole fare il sindaco di questa città».
Lintero ammontare delle sanzioni «non servirà per fare cassa come ha detto qualcuno ma a finanziare i progetti dei servizi sociali per combattere la tratta delle prostitute». Un fenomeno crescente soprattutto per il flusso di professioniste del sesso a pagamento dalla Spagna: di origine sudamericane si stanno riversando sulle strade italiane.
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