Il 7 luglio sarà approvata la legge lombarda sul piano casa. Lo ha annunciato il governatore Roberto Formigoni nel corso di un’intervista radiofonica. «Ci aspettiamo un intervento - ha spiegato il presidente - dai 6-7 miliardi di euro, capace di generare 30mila nuovi posti di lavoro».
La legge - ha spiegato ancora Formigoni - «dà la possibilità di ampliare del 20 per cento ai proprietari di mono e bifamiliari poste in alcune zone del territorio», tagliando fuori i «centri storici e le zone sottoposte a vincoli ambientali» come i parchi. Ieri la legge è stata sottoposta all’esame della commissione Territorio. Formigoni ha ricordato quali sono stati i tempi dell’iter: «Abbiamo presentato la legge 40 giorni fa, ma poi abbiamo preferito allargare il confronto a tutti, cittadini e Comuni, che «potranno intervenire proponendo modifiche. Ma credo che i casi saranno limitatissimi, perché abbiamo lavorato bene insieme».
Critici Verdi, ambientalisti, così come Pd, Prc e l’intera opposizione. Il perché lo ha spiegato il capogruppo del «Sole che ride» Carlo Monguzzi: «È stato confermato che non c’è nessun cambiamento nella legge: via libera quindi agli ampliamenti nei parchi e nei centri storici». «Anche gli emendamenti presentati da Lega Nord sono ininfluenti» ha aggiunto il verde, secondo il quale «la realtà smentisce Formigoni sui centri storici e le aree sottoposte a vincolo». «Lo scontro - ha previsto Monguzzi - sarà martedì 7 luglio in Consiglio regionale. Noi ci saremo e faremo l’impossibile perché questa legge non passi». Intanto Legambiente prevede «un’alluvione di superfetazioni e aggiunte a edifici esistenti».
«Fai, Wwf e Italia Nostra avranno una risposta» ha rassicurato Formigoni. Entusiaste del provvedimento le imprese: «Va reso immediatamente operativo - ha dichiarato il presidente di Confindustria lombarda Giuseppe Fontana -. Questo piano ha l’indubbio merito di aver posto l’accento sull’importanza degli investimenti in edilizia per la ripresa dell’economia lombarda». Positivo anche il giudizio del presidente di Apilombarda Paolo Agnelli. «Molte le ricadute che questo strumento può avere su diversi settori delle piccole e medie imprese e sulla creazione di nuovi posti di lavoro.
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