«Dal primo marzo la metropolitana resta in servizio fino alle due di notte. Prolungamento sperimentale solo di sabato e per tre mesi per testare lutilizzo e il gradimento del popolo della notte e, quindi, decidere successivamente se conviene o meno rendere definitiva questapertura nel cuore della notte». Roberto Massetti, direttore generale Atm, su questa novità del servizio pubblico ricorda che «è un replay di qualche anno fa: allora la risposta dei milanesi fu però di basso profilo».
Come mai Atm ripete quindi lesperimento?
«Abbiamo ricevuto sollecitazioni da più parti, sia dai giovani che dalle associazioni di categoria. Tutti daccordo, tra laltro, sulla validità del radiobus che, altra novità, estende il servizio nelle aree est di Milano».
Offerta più che gradita, stando al sondaggio, soprattutto dai giovani...
«...e da chi ha un titolo di studio. Chi non gradisce il servizio dellAtm appartiene ad una fascia detà over sessanta, quando si diventa un po più brontoloni. Ma, sia chiaro, è la battuta di un loro coetaneo».
Il sondaggio evidenzia comunque un neo: la comunicazione tra gli autisti Atm e la clientela.
«Come detto chiaramente dal professor Mannheimer gli autisti non dovrebbero dire solo che cè traffico ma informare con precisione lutente, spiegargli che il ritardo dipende dal traffico e, magari, che il rallentamento è colpa di quellauto posteggiata in secondo fila».
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