Economia

Marzotto vola ancora sull’ipotesi di riassetto

Il titolo guadagna il 16,2% dopo una raffica di sospensioni al rialzo. Conclusa la vicenda Zignago, la battaglia potrebbe spostarsi sul gruppo tessile

Laura Verlicchi

da Milano

Marzotto ancora regina del mercato, che continua a puntare su un riassetto a sorpresa del gruppo di Valdagno, dopo la conclusione della battaglia interna alla famiglia per il controllo di Zignago, la cassaforte di famiglia. A Piazza Affari il titolo ha chiuso in rialzo del 16,21% a quota 3,31 euro, ma, durante la seduta, ha toccato anche i 3,35 euro, con sospensioni a raffica per eccesso di rialzo. Un exploit che si somma a quello di mercoledì (più 12,51%) e che ha portato il titolo Marzotto a guadagnare in due giorni più del 30 per cento. Record anche per quanto riguarda gli scambi: ieri sono passati di mano 4,7 milioni di titoli ordinari, ben il 6,89% del capitale, dopo che la vigilia era stato scambiato il 3,8% con altri 2,8 milioni di azioni.
Un rialzo difficile da giustificare per gli analisti, almeno se si guarda solamente ai fondamentali della società e alle sue prospettive di sviluppo. Nelle sale operative appare quindi evidente che i titoli di Valdagno sono oggetto di un vero e proprio rastrellamento, che potrebbe essere condotto tanto da qualche investitore intenzionato a entrare in forze nel capitale della società, quanto dai numerosi membri della famiglia Marzotto e Donà dalle Rose, interessati a consolidare le proprie posizioni in vista di quel nuovo patto di sindacato che lo stesso Gaetano Marzotto - socio di Marzotto e di Valentino con il 3,7% e capo dell’unica cordata rimasta in pista per il controllo di Zignago, dopo lo scioglimento di quella guidata dal presidente Antonio Favrin e che raccoglieva altri membri della famiglia - ha definito probabile.
La scommessa del mercato è che gli stessi fronti che si sono scontrati per il controllo di Zignago possano ora contrapporsi all’interno del gruppo Marzotto, ribaltando equilibri e alleanze. Gli scenari ipotizzati sono due: il primo vede la cordata sconfitta in Zignago approfittare della situazione aderendo all’Opa e utilizzando poi i mezzi finanziari ottenuti per rafforzarsi in Marzotto.

Il secondo vede invece la cordata vincente sfruttare il successo ottenuto per puntare decisamente al controllo anche del gruppo di Valdagno, nonchè del polo moda Valentino, che ha concluso la fase di risanamento e da cui ci si attendono risultati strepitosi: ieri il titolo ha chiuso in Borsa salendo del 5,28% a quota 20,95 euro.

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