A due passi da Genova, verde, ombrosa, fresca e accogliente, lideale insomma per trascorrere i mesi estivi della villeggiatura. Parliamo della Valle Stura, vallata tuttora frequentatissima dai genovesi. Sì, perchè di genovesi parliamo, ma di quelli di oltre un secolo fa, in quegli anni tra la fine dellOttocento e lo scoppio della prima guerra mondiale.
Proprio in quel periodo prendeva infatti campo la smania della villeggiatura. Una vera gara di migliaia di famiglie benestanti di Genova o degli allora grandi comuni limitrofi quali Sampierdarena, Sestri Ponente, Pegli e Volti, per fuggire la calura opprimente della costa per cercare ristoro nel verde e nel fresco delle vallate interne.
Un fenomeno, naturalmente, agevolato in questa direzione dallapertura di più rapide vie di comunicazione come la strada del Turchino, da percorrere su carri a cavalli e sulle prime strombazzanti autovetture, e la più veloce e diretta ferrovia Genova-Ovada. Ovvio che Masone, primo centro in ordine geografico della Valle Stura, prima ancora di Campo Ligure e Rossiglione, entrasse rapidamente nel cuore dei genovesi. E così leffetto principale di questa corsa alla villeggiatura, effetto tuttora visibile, fu la comparsa di ville e villette, a decine e decine, che cambiarono il panorama e offrirono nuove occasioni di lavoro agli abitanti.
Tutto questo adesso si sitroverà nella mostra fotografica «Ville e villeggianti nelle verdi vallate liguri: la Bella Epoque dellentroterra» allestita dal Comune di Masone con il contributo della Provincia di Genova e la collaborazione dellassociazione Amici del Museo e la locale Pro Loco.
Lesposizione, che sarà inaugurata questa mattina alle 10.30, presso il nuovo Centro di informazioni turistiche della Pro Loco in via Roma, raccoglie decine e decine di foto depoca e alcuni pannelli illustrativi che si propongono di rievocare lepoca doro della villeggiatura nellentroterra genovese.
Contemporanenamente allinaugurazione della mostra sarà presentato al pubblico il primo numero di «Ricordi di Masone», una nuova collana editoriale curata sempre dallamministrazione pubblica, dedicato alle poesie in dialetto di Anna Pastorino detta «Lavorassina».
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