Massa colpito in pista da una molla si schianta a 200 all’ora: operato

Il ferrarista operato: cranio fratturato sopra l’occhio. La Ferrari: l’intervento è andato bene Ma in serata scoppia il giallo sulle sue condizioni. L’ospedale dice: "La situazione è seria"

Massa colpito in pista 
da una molla si schianta 
a 200 all’ora: operato

Budapest Ore 14.42, sta per finire il secondo turno di qualificazione del Gp d’Ungheria. Felipe Massa rallenta con la sua Ferrari, per preparare il rientro ai box. Sta per arrivare alla curva 4, dove si superano i 280 km/h. All’improvviso le immagini della televisione si fermano sulla F60 rossa incastrata sotto una barriera di pneumatici. Il pilota è dentro l’abitacolo. Non si muove. Sono lunghi secondi terribili. La mente torna all’incidente del 1° maggio 1994, quando il grande Ayrton Senna, brasiliano pure lui, si schiantò contro un muretto alla curva del Tamburello con la sua Williams. Il tre volte campione del mondo non sopravvisse all’incidente.
A Felipe è successa una cosa imprevedibile, come dimostrano le riprese del servizio interno del circuito. È stato colpito sul casco da un oggetto volante. Ingrandendo le immagini si vede che si tratta di una molla lunga una quindicina di centimetri circa. Si saprà successivamente che si tratta di un pezzo perso dalla Brawn GP di Barrichello che precedeva la Ferrari di qualche centinaio di metri. Massa sembra avere perso il controllo della vettura, essere inerte, anche se sull’asfalto ci sono i segni neri di una frenata. Ma va dritto per dritto e l’urto, secondo i dati della telemetria, avviene a 192 orari.
Il ricordo del povero Senna, un’uscita di pista improvvisa, in apparenza non giustificata, le tante analogie nelle due storie, hanno reso ancora più drammatica l’attesa di notizie dalla pista. Sono passati diversi minuti pieni di interrogativi, mentre i volti angosciati della gente Ferrari, di Edoardo, il fratello del pilota, apparivano sugli schermi giganti posti lungo il tracciato. Poi, finalmente, una scena liberatoria: Massa sulla barella, che alza un braccio come per proteggersi la testa, ma comunque manda un segnale positivo. Verrà portato prima al pronto soccorso, poi in elicottero all’ospedale, in centro città, per i controlli. È cosciente, molto agitato, ma parla, tanto che i medici devono comunque sedarlo.
Dalla clinica AEK di Budapest dove è ricoverato, verso le 17.30 giungono informazioni più dettagliate, non del tutto rassicuranti: il colpo è stato molto duro. «Dopo l’incidente - recita il primo comunicato della Ferrari - Massa è stato trasportato all’ospedale AEK. Felipe era cosciente al suo arrivo e le sue condizioni sono stabili. Un accurato esame da parte dei medici ha evidenziato un taglio sulla fronte, una lesione ossea sovraorbitale sinistra e una commozione cerebrale. Si rende quindi necessaria un’operazione».
L’intervento ha consentito la rimozione di un frammento di pezzo osseo dall’arcata sopraccigliare sinistra. Poco dopo, il comunicato della Ferrari: «L’operazione ha avuto esito positivo, il pilota rimarrà sotto osservazione in terapia intensiva». Ma in serata, il dottor Bazso (vedere l’intervista a lato, ndr), responsabile del reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Budapest, fa risalire la paura. È a questo punto che la Ferrari, sapute le parole del medico, interviene per precisare. Luca Colajanni (responsabile ufficio stampa sportiva), ribadisce: «Aspettiamo domani (oggi, ndr) per dire se ha danni cerebrali. Non drammatizziamo più del dovuto: lo dico soprattutto per la famiglia.

Felipe è stabile e dorme: non è assolutamente in pericolo di vita». È quello che Rafaela, la moglie incinta, e i familiari sperano di riscontrare oggi, quando saranno a Budapest: ieri hanno preso il primo volo dal Brasile per raggiungere Felipe.

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