Massa si guarda attorno. Contatto con la Toyota?

Rossi: «Così tutti uguali». Stoner: «Ingiusto, si lamentano ora che vinciamo»

da Motegi

Sarà monogomma. Dopo la F1, dopo la Sbk, dopo i rally, anche il motomondiale decide per il costruttore unico di pneumatici. «Per il momento è solo una mia proposta» ci tiene a sottolineare Carmelo Ezpeleta, il Bernie Ecclestone delle due ruote, ma è chiaro che è questa la strada scelta per il 2008. Prima di ufficializzarla, la proposta percorrerà un naturale itinerario burocratico, ma il 20 ottobre, quando in Malesia è previsto l’incontro tra Ezpeleta e tutte le parti coinvolte, è praticamente certo che la proposta diventerà una regola effettiva per la prossima stagione.
«Ho fatto questa proposta - spiega Ezpeleta - perché c’è una situazione confusa a livello di pneumatici. Per il 2007 è stata introdotta una limitazione sul numero delle gomme (31, ndr) secondo un regolamento voluto dalla Michelin e dalla Bridgestone soprattutto per motivi economici. A me lascia perplesso che uno sport così competitivo come il motociclismo venga deciso da gomme scelte molto tempo prima della gara». Il numero uno del motomondiale dice di aver provato in tutti i modi una soluzione alternativa. «Non si può lavorare sulla regola attuale, perché i costruttori non si mettono d’accordo. Questo è un campionato di piloti e moto, non di gommisti. La mia è una decisione ponderata e, del resto, in tutti i campionati motoristici più importanti, tranne nel motomondiale, c’è la monogomma. Tutti i piloti hanno detto che l’attuale regolamento non va bene, ma soprattutto sono state due case (Ezpeleta non fa nomi, ma sembra piuttosto evidente che si tratta di Honda e Yamaha, ndr) a chiedere dei cambiamenti».
Un minuto dopo, è scoppiata la polemica. Ancora non si sa quale sarà il gommista prescelto - con ogni probabilità sarà la Bridgestone -, ma indipendentemente dal fornitore c’è chi è contro e chi è a favore. Chiara la posizione di Casey Stoner, il pilota che con i suoi risultati, con le sue vittorie a ripetizione, ha probabilmente indotto Carmelo Ezpeleta a imporre la monogomma. «Mi sembra che qualcuno abbia la memoria corta - è l’opinione dell’australiano della Ducati - e non si ricordi i successi passati della Michelin. Adesso, per una stagione difficile, viene messo tutto in discussione, ma nessuno diceva niente quando nel 2006 la Bridgestone non era così competitiva come lo è in questa stagione. Sono contrario alla monogomma: allora perché non corriamo con le moto tutte uguali?».
Il dubbio sollevato da Stoner è, per la verità, il dubbio di molti. Se quest’anno avessero trionfato Rossi o Pedrosa, sarebbe accaduto tutto questo? Ecco l’opinione del team manager della Yamaha, Davide Brivio: «Mi sembra assurdo che adesso si dica che sono stati Rossi o Pedrosa, la Yamaha o la Honda a chiedere la monogomma. È chiaro che chi aveva le Michelin ha espresso la propria preoccupazione, ma è accaduto lo stesso l’anno scorso, quando venne imposta la regola della limitazione di gomme su richiesta della Bridgestone. Come Yamaha, comunque, non siamo contrari alla monogomma».
Non lo è nemmeno Valentino Rossi.

«Per quanto mi riguarda - dice il sette volte iridato -, sono favorevole al cambio di regolamento: si ripartirà tutti dallo stesso livello». E così, come è spesso accaduto negli ultimi anni, il motomondiale copierà la F1. Non è assolutamente detto che sia un bene, visto quanto sono noiose, a volte, le gare automobilistiche.

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