Massacrati in casa, in cella il boscaiolo romeno

da Cosenza

Il giallo di Mendicino, con l’uccisione a colpi d’ascia dei due anziani coniugi Ennio Greco e Maria Reda, sembra arrivato ad una svolta con il fermo del romeno, l’ex marito della badante trentaquattrenne delle vittime. L’uomo è accusato di duplice omicidio.
Le prove sembrano inoppugnabili, dicono i carabinieri, ma lui, Giani Bedreaga, boscaiolo di 34 anni, continua a proclamarsi innocente. I militari hanno tovato delle tracce di sangue sulle sue scarpe e perdipiù c’è una testimone: una vicina di casa della coppia di settantenni, che la mattina del primo maggio verso le 9 ha raccontato d’aver visto dietro le finestre dell’appartamento delle due vittime un uomo, un uomo che conosceva bene visto che Giani Bedreaga era vissuto con la coppia d’anziani per più d’un mese. Fino a quando era stato allontanato per il suo vizio del bere.
Un delitto apparentemente inspiegabile di cui ora si intravede il movente.

I coniugi sarebbero stati uccisi per gelosia, soprattutto perchè il romeno riteneva Ennio Greco responsabile della separazione dalla moglie che proprio la sera prima del delitto gli aveva comunicato che sarebbe andata a vivere con un’altra persona, un connazionale di nome Cristian. I Greco l’avevano infatti appena licenziata, una prassi a quanto risulta per i due anziani che in passato avevano già cacciato più di una badante.

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