Raffaella Regina
La Notte bianca dei quartieri milanesi parte in sordina. Milano alle tre del pomeriggio è immobile, addormentata sotto una coperta a quaranta gradi. Nonostante il caldo, le prime iniziative prendono il via. In zona Solari i negozianti sono in trepidante attesa, davanti ad un centro estetico alcuni ragazzi stanno allestendo un dj set. Alle 4 parte una simpatica «caccia al timbro» promossa dai commercianti del quartiere. «Tutti coloro che vorranno partecipare al gioco - dice Cristina, proprietaria del negozio Qua la zampa - dovranno compilare un foglio e farlo timbrare dagli esercenti. È uniniziativa pensata per far conoscere alla gente il quartiere, ma soprattutto i locali e i negozi della zona». Via Stendhal, invece, è lunica ad essere già chiusa al traffico. Qui, sotto il sole cocente, spuntano cinque gazebi dedicati ai cinque sensi. In uno di questi un ragazzo sta montando un lettino per i massaggi «Tra poco apriremo il nostro stand - afferma Max del centro Olistico di via Stendhal - e daremo lezioni aperte di ken-jutzu, una dimostrazione con gli attrezzi della disciplina, e poi massaggi shiatsu per tutti». Sono quasi le sei, lafa preme sulla città, pochissimi i coraggiosi che girano per le strade. In via Tortona tra poco dovrebbero aprire le prime gallerie darte. My Own Gallery ospiterà linaugurazione della personale di Cris «Daze» Ellis, uno degli esponenti della graffiti e street art americana.
Meno riuscita la festa di corso Buenos Aires.
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