(...) Ottimista Fi che conta di sanare la frattura. Pensa positivo Carlo Masseroli, presidente della commissione Bilancio e privatizzazioni. «Mi sembra - difende loperazione - che si stia perdendo di vista il fatto che vendiamo un pezzo di Sea perché lingresso di un socio privato è un fattore positivo per lo sviluppo dellazienda, del territorio e quindi anche per il futuro dei lavoratori». Dismettere non per buttare a mare un ramo morto, ma per trovare un partner industriale. «Una collaborazione tra pubblico e privato - aggiunge - è una garanzia maggiore. Chi investe una quota importante avrà tutto linteresse alla crescita di Sea. Non conosco nessuno a cui piaccia buttare via i soldi». Rischio per il Comune di perdere il controllo? «Una favola. Chi arriva non avrà nessun potere nella governance, ma solo un numero di rappresentanti negli organi amministrativi proporzionale alla quota». Dubbi sul prezzo? «Paribas garantisce. Ma prepariamo un emendamento perché, prima dellaggiudicazione, un terzo dia la valutazione di congruità». E poi la proposta. «Perché la Regione non diventa promotore di una cordata pubblico-privato che acquisti parte di Sea?».
Dario Balotta, invece, segretario Fit-Cisl, chiede ad Albertini di attingere alle «risorse straordinarie di utili della Sea pari a 250 milioni di euro» e di «vendere il 49,9 per cento di Sacbo, laeroporto di Bergamo che vale 120 milioni di euro».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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