Masseroli dal Pm: «Massima collaborazione»

È arrivato in Procura pochi dopo le 11. «Un incontro cordiale», spiega. L’assessore allo Sviluppo e al territorio del Comune, Carlo Masseroli, ha incontrato ieri il procuratore aggiunto Alfredo Robledo, che coordina l’inchiesta del pm Paola Pirotta sull’inquinamento dell’area di Bisceglie-Calchi Taeggi. Nell’ufficio di Robledo, Masseroli è rimasto una ventina di minuti. «Ho voluto incontrare il magistrato - spiegherà poi l’assessore - per garantire che da parte nostra c’è la massima disponibilità e collaborazione istituzionale. Vogliamo fare chiarezza sull’intera vicenda il prima possibile».
Masseroli non ha voluto entrare nel merito dell’inchiesta, «ma - spiega - siamo sicuri di aver rispettato le procedure e di aver operato con il massimo della trasparenza». Anche nei confronti dei due funzionari di Palazzo Marino indagati (Achille Rossi, direttore del settore Piani e programmi esecutivi per l’ediliza, e Annalisa Maria Gussoni, responsabile del servizio Piani di bonifica), l’assessore è convinto che abbiano svolto coirrettamente il loro lavoro. Anche per questo, per quanto lo riguarda, non è intenzionato a propporre nei loro confronti provvedimenti di sospensione dell’incarico. E nemmeno prende in considerazione, in caso di processo, di costituirsi parte civile.

Masseroli, proprio in un’intervista pubblicata ieri dal Giornale, aveva voluto tranquillizzare i milanesi: «Io nella case di via Calchi Taeggi ci andrei ad abitare». Anche se, mercoledì, la Procura ha sequestrato un camion pieno di rifiuti che non era autorizzato a smaltirli nell’area dell’ex cava, e ieri ha iscritto altre due persone nel registro degli indagati.

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