Roma - "O il Consiglio di amministrazione della Rai si dà una regola di comportamento, o attiveremo strumenti parlamentari sfiduciando questo Cda, non abbiamo alternative". È un messaggio politico molto forte quello che il ministro della Giustizia, Clemente Mastella, ha lanciato in un’affollatissima conferenza stampa presso la sede dell’Udeur. Conferenza stampa convocata all’indomani di una nuova puntata di "Annozero" dedicata al caso Catanzaro con, tra gli altri, il pm De Magistris e il gip di Milano Forleo.
"Linciaggio mediatico" "Floris e gli altri stanno lavorando per il ritorno del Cavaliere", ha attaccato il guardasigilli, denunciando di essere vittima di un vero e proprio "linciaggio mediatico", che tra le sue conseguenze avrebbe anche un aumento delle minacce personali: "sono minacce molto serie - ha detto - parlerò con il ministro Amato per vedere se e quali forme di tutela adottare". "Noi saremo leali a Prodi fino alla fine, poi decideremo che fare", ha garantito Mastella, prima di puntare l’indice contro "i silenzi di parte della maggioranza" e l’atteggiamento di una sinistra "gaudente e intellettualmente corrosiva".
"De Magistris? Intimidazione al Csm" Mastella ha letto l’intervento di De Magistris, a pochi giorni dalla decisione del Csm, come una possibile "intimidazione" del Consiglio, e ha rinfacciato alla Forleo l’errore fatto mandando gli atti riguardanti D’Alema al Parlamento italiano anziché a quello europeo: in ogni caso, ha ammonito, i magistrati "devono giudicare" e non "attaccare la politica". E "non sono stato certo io a volere la separazione delle carriere".
"Quanto guadagnano Travaglio e Santoro?" Frontale anche l’attacco all’intero staff della trasmissione: "La gente sa quanto guadagniamo noi politici, ma nessuno sa davvero quanto guadagnano, ad esempio, Travaglio e Santoro", ha detto Mastella, sottolineando come il governo debba "fare molto, è vero, soprattutto per quei 7 milioni di italiani che non hanno, come la signorina Borromeo, ville di famiglia e isole su qualche lago". C’è stato spazio anche per un finto outing, sempre dedicato a Travaglio: "E' vero, sono iscritto a una loggia massonica". Ma il numero di tessera, 52947, è in realtà la sua data di nascita: il 5 febbraio del 1947.
Prodi su AnnoZero: "E' mancata serenità e concretezza" Nel frattempo, sulla trasmissione di Santoro è intervenuto anche il presidente del Consiglio, Romano Prodi: "Credo che la trasmissione non abbia avuto quelle doti di concretezza e serenità che deve avere una trasmissione che riguarda i problemi della giustizia. Per il resto nessuno - ha precisato il premier - ha mai pensato a limitare e a restringere la libertà di una trasmissione, anzi ben vengano anche le osservazioni e le critiche".
La risposta di Santoro "Sono sereno, stiamo facendo un buon lavoro, il pubblico ci vuole bene e ci segue. I risultati di ieri sono ottimi e sono contento". Michele Santoro, nell’occhio del ciclone, difende il suo lavoro e scegli di non commentare direttamente le reazioni: "Non commento mai, tutte le reazioni sono legittime, fanno parte del mio lavoro, accetto le critiche anche quando le ritengo ingiustificate". Una cosa, però, ci tiene a precisarla: "Io non ho messo alcuna acrimonia, ieri, nei confronti di Clemente Mastella. Per lo meno, queste sono state le mie intenzioni. Io sono sceso in campo per mostrare la mobilitazione intorno a De Magistris, non per accusare Mastella". Nonostante le buone intenzioni, però, la bufera è scoppiata, più forte che mai, fuori e dentro viale Mazzini. Il dg Claudio Cappon annuncia che il prossimo Cda si occuperà della vicenda.
Per ora, assicura Santoro, "non l’ho sentito". Ha sentito invece il direttore di Raidue, Antonio Marano, "come ogni mattina dopo la puntata, mi ha fatto le sue osservazioni, le critiche che ha ritenuto opportune, oggi era molto contento dei risultati".- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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