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Mastella: sulle primarie i Ds vogliono farmi fesso

«Le primarie dell'Unione devono svolgersi con regole uguali in tutto il territorio nazionale per stabilire il numero dei seggi elettorali in modo che non ci sia disparità fra regioni “rosse” e regioni “bianche”».
È quanto ha detto Clemente Mastella a Romano Prodi, suo ospite a cena dopo il suo intervento alla festa del Campanile. Dopo la cena Mastella ha riunito i vertici del proprio partito in un incontro estemporaneo, dopo il quale ha riferito ai giornalisti i propri malumori.«I Ds - ha affermato Mastella - non possono pensare di farmi fesso». «Il criterio per stabilire il numero dei seggi - ha detto Mastella - deve essere uguale in tutta Italia. Non possiamo stabilire due criteri diversi a Carpi e a Ceppaloni. Mi devono spiegare perchè a Salerno, che è una mia zona, si è passati da 24 seggi a 19. Mi rendo conto che è la prima volta che le facciamo, ma servono regole comuni».
«Le primarie hanno un'unica simiglianza, i congressi Dc e le correnti. Io sono un democristiano e i Ds non ci possono insegnare niente. Se ci vogliono prendere per fessi - ha concluso - se lo scordano. Poi, magari sono io che decido di fare il fesso per il bene dell'Unione, ma sono io a stabilirlo e non Chiti».


Ieri il centrosinistra ha riunito il cosiddetto tavolo delle regole per le primarie e ha approvato, fra l’altro, la cosiddetta norma anti-Sgarbi, la regola che impedisce a chi ha ricoperto incarichi nel centrodestra nella legislatura in corso di presentarsi alla competizione per la scelta del candidato premier della coalizione.

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