Mastrogiacomo, ritardata la partenza per Kabul

La partenza per Kabul del giornalista italiano è stata ritardata di alcune ore, per motivi tecnici. Apparentemente non è ancora disponibile l'aereo per portarlo nella capitale, visto che Emergency per principio non utilizza mai voli militari

Kabul - La partenza per Kabul del giornalista italiano Daniele Mastrogiacomo, liberato ieri in Afghanistan dopo due settimane di sequestro, è stata ritardata di alcune ore, per motivi tecnici. A Kabul, la presidenza afghana ha confermato il rilascio di alcuni Taleban prigionieri, precisando che si tratta di una misura «eccezionale», visti i rapporti con l'Italia. Il portavoce del presidente Hamid Karzai non ha precisato quanti e quali detenuti siano stati scarcerati. L'inviato di Repubblica si trova ancora a Lashkar gah, capoluogo della provincia di Helmand, nell'ospedale di Emergency, l'organizzazione umanitaria alla quale è stato consegnato ieri. Apparentemente non c'è l'aereo per portarlo a Kabul, visto che Emergency per principio non utilizza mai voli militari.

Ma fonti afghane affermano che forse si sta attendendo la liberazione dell'interprete di Mastrogiacomo, Adjmal Nashkbandi, del quale non ci sono notizie. La famiglia di Adjmal non ha nessuna informazione sulla sua sorte. L'agenzia di stampa afghana indipendente Pajhwok afferma che è ancora nelle mani dei Taleban. L'Associazione dei giornalisti afghani ha lanciato un appello per la sua liberazione, mettendo in guardia dall'avere «due standard» nei confronti di giornalisti afghani e stranieri. «Sarebbe molto pericoloso», ha detto uno dei giornalisti afghani intervenuto a una conferenza stampa organizzata a Kabul per esortare il mondo a non dimenticare Adjmal. Adjmal, 25 anni, sposato da sei mesi, lavora da cinque anni per giornalisti stranieri e aveva collaborato anche in precedenza con Mastrogiacomo. Stamani circa duecento persone hanno inscenato una dimostrazione intorno alla sede di Emergency a Lashkar gah, chiedendo il corpo dell'autista ucciso e la liberazione di Nashkbandi. La gente gridava slogan contro il personaggio chiave della trattativa per il rilascio di Mastrogiacomo, Rahmatullah Hanefi, capo del personale dell'ospedale di Emergency a Lashkargah. Secondo Emergency, Hanefi è stato arrestato dai servizi segreti afghani, all'alba di oggi.

L'ambasciatore d'Italia a Kabul, Ettore Sequi, interpellato da Emergency, ha detto di aver saputo che si tratta di una normale procedura nell'ambito dell'inchiesta e che Hanefi verrà rilasciato presto. L'agenzia Pajhwok ha annunciato che il corpo dell'autista di Mastrogiacomo, Saied Agha, ucciso perchè considerato una spia, è stato consegnato ai familiari.

Da Washington, dove si trova in visita, il ministro degli Esteri italiano Massimo D'Alema ha detto che la liberazione di Mastrogiacomo è avvenuta con l'aiuto del governo afghano e la «comprensione» del governo americano.

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