A«È stato fantastico lavorare con Michael, poter parlare con una persona che ha unimmensa esperienza come attore e produttore, e che analizza il business e la vita con intelligenza e raziocinio. Mi sono reso conto di aver imparato soltanto cinque anni fa cose che lui riesce a fare e conosce bene da addirittura trentanni».
B«Mi diverto un sacco a fare il papà. La vita diventa più significativa, ma anche più allegra. E così abbiamo messo un cantiere un secondo bebè, per raddoppiare il divertimento».
C«Credo nel matrimonio, contrariamente al mio personaggio, e penso che è un'istituzione che funziona bene per alcune persone, meno per altre. Non sono anti-matrimonio. Però credo che la cosa più importante e più difficile sia essere un buon padre, una buona madre, tirar su una famiglia sana, e non il fatto di essere sposati. Condivido pienamente una frase di Abramo Lincoln che dice La cosa migliore che puoi fare per tuo figlio è amare sua madre. Più chiaro di così».
D«No, è verissimo, ma non penso che questo tipo di rapporto sia qualcosa a cui aspirare. Perché volere il potere in una relazione?».
F«È vero, ho fatto un sacco di commedie romantiche negli ultimi cinque anni. È stata una scelta, mi diverto a farle, e le occasioni che si sono presentate erano troppo ghiotte. Girare in Australia, nel Sahara, andare in barca a vela e fare surf tutto il giorno, come dire di no? Comunque i miei prossimi film saranno diversi, e già La rivolta delle ex ha un qualcosa in più secondo me, la morale imparata dai fantasmi, che è un concetto brillante e la ragione per cui il racconto di Dickens rimane tuttora un classico.
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