Daccordo parlare di contrazione del mercato delle compravendite immobiliari, daccordo anche sottolineare come a Genova, in particolare, i prezzi degli immobili siano scesi parecchio rispetto ai valori - altissimi! - di soli pochi anni fa. «Ma questo - sottolinea Pier Luigi Bairo, presidente di Fimaa Liguria, la Federazione italiana mediatori agenti daffari - è fisiologico in qualsiasi compravendita, in qualunque settore e in qualsiasi libero mercato basato sullincontro di domanda e offerta». Guai, quindi, a diffondere allarme, se non addirittura a indulgere in «strumentalizzazioni in qualche modo interessate», parlando di crollo delle quotazioni e, in qualche modo, di «situazione catastrofica che, alla luce dei fatti, non è». È vero che i venditori - ribadisce ancora Bairo - sono disponibili a esaminare anche proposte non del tutto aderenti alle richieste, così come è vero che «la stagnazione delleconomia nazionale, unita alla ragionevole prudenza degli investitori in un momento di relativa confusione non contribuisce certo a dinamicizzare gli scambi», ma questo è senza dubbio anche provocato o influenzato dalla indisponibilità dei venditori a concedere sconti oltre il ragionevole.
In sostanza, allora, a giudizio dei mediatori agenti daffari, «il risparmio investito nel mattone viene sempre recepito come il più sicuro e, al di là dellintento speculativo tipico del breve termine, nel medio lungo non preoccupa minimamente». Da tutte queste considerazioni emerge la convinzione che «non si possano condividere certe valutazioni sensazionalistiche, forse frutto di un non adeguato numero di rilevatori a disposizione sul territorio in grado di «tastare il polso» del mercato in modo affidabile.
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