Maturità, commissioni nel caos per le nuove regole d’esame

Manca anche la cera lacca per sigillare le buste

Maturità, commissioni nel caos per le nuove regole d’esame

Esami di Stato nuovi verso la conclusione. Molte commissioni hanno già esaurito il loro compito, ma regna la più grande confusione. Presidenti e commissari spesso in difficoltà nell’applicazione delle nuove regole di valutazione, ma anche disinformati sulle formalità più elementari. Una commissione ha tardato due giorni a chiudere le operazioni perché il presidente lamentava la mancanza di cera lacca per sigillare i plichi delle prove. «Una cosa assurda – commenta Diodato Pellegrino, il decano degli ispettori – ho dovuto intervenire per dire che si poteva usare anche un normale nastro adesivo».
Ma le complicazioni maggiori sono venute dai criteri adottati per valutare i punteggi. Come è noto la riforma degli esami di Stato promossa da Fioroni doveva essere applicata con gradualità: le nuove regole andranno in vigore completamente solo fra due anni, ma alcune commissioni le hanno applicate subito. Conseguenza, c’è stata in questi casi un aumento dei punteggi del tutto ingiustificata. In questo modo ci sarebbero candidati che usciranno un voto decisamente superiore a quello di altri candidati di altre commissioni che si sono comportati con pari merito. L’anomalia è già stata riscontrata dagli ispettori che vigilano sulla situazione, e ora si crea un caso che non si sa come rimediare.
Una diversità di trattamento che potrebbe essere decisivo per l’iscrizione a una facoltà universitaria dove il voto del diploma può essere determinante.

Forse anche per questo motivo, a differenza di quel che succedeva in passato, non è stato ancora trasmesso nemmeno un campione dei risultati: le commissioni che hanno già terminato le operazioni sono ormai numerose, ma non è da escludere che alcune siano costrette a rifare i conteggi dei voti per aver applicato criteri che andranno in vigore solo tra due anni.
Oggi è prevista una riunione per valutare la situazione, e lì si deciderà se rimediare alle anomalie oppure attuare una vera a propria sanatoria.

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