Raddoppiano i bocciati, calano le votazioni alte, abbondano quelle mediocri. Il ministro Fioroni è visibilmente soddisfatto mentre snocciola i dati finali della «sua» maturità. Chissà se lo sarà suo figlio, maturando assieme ad altri milioni di coetanei che nelle scorse settimane hanno sbandierato la loro rabbia di fronte a temi criptici, a formulazioni di matematica complicatissime, a versioni di latino di livello universitario, ad una terza prova sconosciuta e dunque molto temuta.
I BOCCIATI
Si fa presto a falcidiare i maturandi e dire poi, davanti alla stampa, che questanno «lesame è stato più serio e non più severo». Quando pensa alla serietà il ministro forse dimentica la fuga di notizia sullelaborato di matematica, risolto su internet due ore dopo la presentazione. O lo sbaglio clamoroso sul tema di italiano che ha sollevato le ire (e ilarità) degli esperti. Su questi aspetti Fioroni ha glissato. Così come ha sorvolato sul dato dei bocciati. Questanno ben il 6,6% dei ragazzi non ha superato lesame di Stato, contro il 3,3% dellanno scorso. In realtà, le bocciature sono state il 2,6% contro il 3,5% del 2006. Questanno, però, ai bocciati va sommato il mini esercito dei non ammessi, valutati dai consigli di classe.
I «SECCHIONI»
Nellesame dei dati definitivi sulla maturità spicca anche il capitolo dei 100 e lode, novità dellanno, che si spera riescano a trovare lavoro in tempi ragionevoli. I ragazzi più meritevoli infatti saranno iscritti in un albo ad hoc a disposizione di aziende e università. Certo, non sono un esercito, ma quello 0,7% dei maturandi, circa 3000, si porterà a casa oltre al «100 con lencomio» anche una speranza di concretezza. Dove sono i più bravi? Al liceo scientifico, seguito dal classico e dagli istituti tecnici. Inoltre, secondo le buone intenzioni di Fioroni, a questi ragazzi verranno assegnati buoni per lacquisto di libri e altri sussidi scolastici. Lentità degli importi non è ancora stabilita. Per ora basta il pensiero. A fronte di queste 3000 eccellenze, ce ne sono migliaia che hanno raggiunto solo voti dignitosi. Il numero di studenti con 100 di votazione è diminuito dal 9,7 al 7,5%, quelli con voto superiore a 90 è sceso dal 20 al 17%. È invece passata dal 51,6% al 54,6% la percentuale di studenti con una votazione fra 61 e 80.
LE RAGAZZE
Dai voti al gentil sesso. Ormai è una tendenza che si consolida ogni anno di più: le ragazze conquistano voti migliori. Anche il ministero ammette «levidenza del vantaggio femminile in termini di risultati e di regolarità dei percorsi, anche nelle eccellenze». Sono uscite con il massimo dei voti 8,6 ragazze su cento, contro il 4,8% dei coetanei maschi, mentre hanno avuto lonore della lode lo 0,8% delle ragazze rispetto allo 0,6% dei ragazzi. Giro di vite, invece, per i privatisti, diminuiti del 20%.
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