Premessa dobbligo: se sei asino, non esiste dieta alimentare che ti trasformi in genio. Quindi chi crede che alla vigilia della maturità basti un menù gastronomically-correct per sanare lo scarso profitto scolastico, farà meglio ad alzarsi da tavola e andare in camera a ripassare il programma.
Ciò non vuol dire, ovviamente, che prima dellesame di maturità non si debba stare attenti a ciò che si mangia; benché, sul tema, i pareri degli esperti siamo alquanto divergenti. Ogni anno, di questi tempi, la Coldiretti sforna consigli á la carte come se tutti i maturandi italiani fossero a rischio intossicazione. Intanto le opposte filosofie alimentari si frullano come maionese impazzita.
Qualche esempio? Alberico Lemme, farmacista ricercatore e consulente alimentare, della dieta ha una ideologia tutta sua. Quando infatti gli chiediamo di regalare un piatto effetto-performance agli studenti che oggi iniziano lesame di maturità, lui spara senza esitazione: «A colazione? Un piatto di spaghetti aglio e olio, ma va bene anche al pomodoro...». Colazione a base di pasta, sta scherzando? «Niente affatto, ha capito benissimo. Però cè unalternativa...». Ah meno male, e quale sarebbe? «Una bistecca al sangue...».
Decisamente più tradizionale il menù indicato al Giornale dal nutrizionista Francesco Mutti e dal professor Carlo Cannella, docente di Scienza dellalimentazione allUniversità di Roma «La Sapienza»: «Pasta e carne a colazione? Ma non diciamo sciocchezze... Una bella dormita e poi, al risveglio, caffellatte e fette biscottate con burro e marmellata sono più che sufficienti a garantire lenergia sufficiente per affrontare lesame con la giusta adrenalina».
Ma i segreti per digerire spediti verso la conquista del famigerato «pezzo di carta» non finiscono qui. «Una dieta equilibrata e leggera - sostiene Andrea Poli, direttore scientifico della «Nutrition Foundation of Italy» - ricca di liquidi, di potassio e di omega 3, rappresenta la base su cui poi si possono integrare i rimedi della nonna e i nutrienti che aiutano la forma fisica e le prestazioni del cervello». «E se forse è meglio mettere in soffitta il classico uovo sbattuto con lo zucchero (insomma, lo zabaione) per tirarsi sù - prosegue Poli -, ci sono altri alimenti facilmente digeribili e pieni di preziosi nutrienti come il salmone. Tra le tante specie, il salmone è infatti una delle fonti più ricche di Omega 3 che contribuiscono a migliorare le capacità cognitive».
Di «piccoli trucchi» parlano gli «chef» della Coldiretti: «Evitare le sostanze eccitanti come il caffè al quale ricorre quasi uno studente su 3 e il tè che è irrinunciabile per circa uno su 6. Via libera, invece, a piatti a base di pasta, riso, frutta e verdura a foglia larga, uova bollite e latte caldo». E poi: «Non devono mancare cipolla (da evitare possibilmente prima dei colloqui orali ndr), formaggi freschi, yogurt e infusi al miele che favoriscono il sonno e aiutano lorganismo a rilassarsi per affrontare con la necessaria energia e concentrazione la sfida scolastica». Da evitare invece, «perché possono provocare insonnia», gli snack scaccia-ansia, tipo «patatine, salatini e cioccolata». Altre dritte fondamentali per lungimiranza e complessità? «Cercare di riposare adeguatamente, evitando sia il digiuno che gli eccessi, in particolare con cibi pesanti o con sostanze eccitanti. No quindi ad alimenti troppo conditi che rendono più difficile addormentarsi, oltre ai superalcolici che inducono un sonno di qualità cattiva con un difficile risveglio». Utile come raccomandare a chi sta andando in spiaggia a Ferragosto di non indossare cappotto, sciapa di lana e guanti di pelliccia.
«Tra i condimenti out, quelli con sodio in eccesso - sentenziano i «cuochi» del sito UniversiNet.it -: vietati quindi curry, pepe, paprika, sale in abbondanza, piatti nei quali sia stato utilizzato dado da cucina, oltre ali alimenti in scatola per leccesso di sodio e di conservanti sono da tenere lontani».
Dispensa spalancata, al contrario, per «un buon dolcetto di incoraggiamento»: «Ricco di carboidrati semplici, ha una positiva azione antistress.
Da parte nostra preferiamo concludere con laugurio del professor Carlo Cannella»: «Cari studenti, abbiate fame. Ma soprattutto di cultura. Buon appetito...».
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