«Sono sconfortanti le affermazioni di Veltroni e dei suoi numerosi alter ego del Pd, quando dichiarano che il buco di Roma è stato inventato a tavolino, ovviamente da Berlusconi. E sono ancora di più disarmanti quando provengono da chi, soltanto pochi mesi fa, si era assunto la responsabilità morale della pacificazione politica in Italia». Lo afferma Beatrice Lorenzin, deputata del Pdl. «Il buco di Roma, purtroppo - aggiunge - è sotto gli occhi di tutti: basta unanalisi anche superficiale dei conti del Comune per comprendere appieno la scellerata gestione della giunta Veltroni nella Capitale». «È dal 2001 che denunciamo lo stato disastroso dei conti pubblici romani e come Cassandra a più riprese proponevamo interventi di risanamento per scongiurare quello che poi è avvenuto, e cioè un indebitamento tale da richiedere un miliardo di euro lanno solo per evitare il crack. A quanto pare - conclude Lorenzin - Veltroni è con lacqua alla gola e per continuare a galleggiare nel mare in tempesta del Pd cerca il solito capro espiatorio: Silvio Berlusconi».
Nella polemica è intervenuto anche il presidente della Commissione Bilancio del Campidoglio Federico Guidi: «Appare sempre più imbarazzante la posizione di Veltroni che, per negare il buco del Bilancio capitolino, prodotto ampliato e nascosto ai romani dalla sua giunta, ricorre a poco credibili complotti, orditi da Silvio Berlusconi, trasformatosi per l'occasione in una sorta di improbabile Dracula, vendicativo e sanguinario. Appare, ormai, quasi noioso ricordare al leader del Pd che a certificare il buco è stata la Ragioneria generale dello Stato. Risulta quindi poco serio, soprattutto se viene affermato da chi ha governato Roma per sette anni e da chi si era candidato a governare lintera Nazione, voler mettere ancora una volta in dubbio lautorevolezza di uno degli uffici più qualificati dellamministrazione statale.
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