Maxidividendo Sea, raggiunto l’accordo

I ricavi dovrebbero sfiorare i 200 milioni di euro, 170 dei quali andranno al Comune, titolare dell’85% delle azioni

Giannino della Frattina

Pace fatta sul maxidividendo Sea. Forse prevedibile, non così scontata. È arrivata ieri la schiarita tra Gabriele Albertini e il presidente della società aeroportuale Giuseppe Bencini. Ieri la giunta di Palazzo Marino ha approvato la proposta del sindaco di distribuire un dividendo straordinario da 200 milioni di euro. Quanto proposto dai vertici Sea. Un po’ meno rispetto a quanto chiesto da Palazzo Marino. «Il sindaco - si legge in una nota - aveva auspicato la distribuzione di 240 milioni di euro. Importo stimato sulla base di una valutazione dell’advisor che considerava un intervallo tra i 250 e i 280 milioni un’ipotesi assolutamente coerente con la situazione finanziaria di Sea e che non comportava nessun rischio per la gestione e gli investimenti societari. Sea, invece, ha preferito utilizzare un’ipotesi più prudenziale che ha portato a una valutazione molto conservativa di 200 milioni».
Accordo raggiunto, dunque e decisione che porterà nelle casse del Comune, azionista di maggioranza, 170 milioni. A meno che non vada in porto la vendita del 33 per cento e allora i milioni diventeranno 100. Da aggiungere, ovviamente, ai 600 o più incassati dall’asta.

«Tutti soldi - ricorda il vicesindaco Riccardo De Corato - che serviranno per le grandi opere pubbliche: linea 4 e 5 della metropolitana, canale scolmatore a Niguarda, Città delle culture, Biblioteca europea. Se, invece, non riusciremo a vendere, perderemo anche i finanziamenti dello Stato. E per aprire i cantieri passeranno altri tre o quattro anni. Forse anche di più».

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