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Mazzarri come Maradona. Parola di Prandelli

Il ct elogia il tecnico del Napoli con un paragone azzardato. Diego ci resterà male.«É stato geniale», spiega il tecnico che vede un destino Champions perla squadra. E avverte il Milan:«Attento, basta niente per rimettere tutto in discussione»

Mazzarri? «É stato geniale nel capire le caratteristiche dei giocatori. Il Napoli non dà mai riferimento, con almeno due giocatori tra le linee, per le difese è sempre molto complicato chiudere gli spazi. Mazzarri è il Maradona del Napoli: perchè lo sviluppo del gioco è sempre quello, al di là dei giocatori in campo». Boom! Cesare Prandelli stavolta non ha avuto mezze misure. Mazzarri è un Maradona? Diego potrtebbne tranquillamente querelare. Forse Prandelli ha dimenticato cosa sapesse fare Il Pibe. Mazzarri in panchina certe trovate se le sogna. Il ct fresco reduce dal premio Bearzot «una cosa che mi ha onorato», ha parlato di nazionale e campionato. Prima la squadra che lo riguarda. «Capello dice che è più tecnica che muscolare? Lo ringrazio. Abbiamo cercato di dare una fisionomia a questa squadra e c'è stata la disponibilità di tutti. Non abbiamo dei fuoriclasse, ma tanti buoni giocatori».
In campionato un occhio al bello e brutto della Fiorentina. «Quella dell'ultimo periodo è molto equilibrata e forte. Mi sembra di rivedere la squadra di qualche mese fa, quando c'era a disposizione tutta la rosa. La sfida con il Milan sarà da vedere, storicamente hanno sempre sofferto a Firenze. Sarà una partita bella e difficile per i rossoneri». Al Napoli Prandelli «regala» un piazzamento Champions: «Sono certo che riuscirà a mantenere questa posizione o addirittura migliorarla». Elogi per Cavani «non è solo un giocatore che ha senso del gol, ma ha straordinaria generosità».
Il resto è tutto per Mazzarri, Napoli e...Udinese...«Il Milan - dice Prandelli - può solo rischiare di perdere lo scudetto. Devono stare molto attenti, basta una gara per mettere in discussione una stagione.

Voglio menzionare l'Udinese, che con il Napoli è la squadra che ha avuto più continuità di rendimento».

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