Mazzini e Mameli, eroi dell’Unità ricordati nel cimitero del degrado

La data il 17 marzo, anniversario dell’Unità d’Italia, la cerimonia in onore degli eroi del Risorgimento, di chi ha reso unito il nostro Paese, ma anche l’occasione per ricordare ai cittadini e agli amministratori pubblici lo stato di degrado del cimitero monumentale di Staglieno, uno dei camposanti più belli e importanti d’Europa. È il candidato sindaco de La Destra, Susy De Martini ieri a fare un sopralluogo al camposanto e a rendere omaggio alla giornata del 17 marzo.
«È triste che non ci sia stata alcuna iniziativa da parte del Comune di Genova, nessun ricordo per l’anniversario dell’Unità d’Italia, che pure si celebrerà a livello nazionale», dichiara De Martini. Nella giornata in cui è sfilato il corteo contro le mafie, fa notare la De Martini, lei è stato l’unico candidato sindaco a onorare la data dell’Unità d’Italia. Insieme ai giovani sostenitori della sua corsa alla poltrona più importante di Tursi, ha avuto il tempo anche per visitare il camposanto di Staglieno: «Ho onorato la memoria degli eroi del Risorgimento che riposano al cimitero di Staglieno. Ma soprattutto ho voluto posare un fiore sulle tombe di Maria Drago, madre di Giuseppe Mazzini, e Adele Zoagli, madre di Goffredo Mameli. È stato un modo per ricordare anche lo stato di degrado in cui le tombe risorgimentali si trovano, nonostante le recenti denunce e le numerose promesse non mantenute della giunta di sinistra. Purtroppo la sinistra genovese continua a predicare bene richiamandosi a valori di Unità nazionale che poi tradisce nei fatti ogni giorno».
Era stato proprio il «Giornale», nelle scorse settimane su segnalazione di una nostra lettrice e frequentatrice del camposanto, a raccontare sulle pagine genovesi, lo stato di incuria e di abbandono del cimitero di Staglieno.

Subito dopo l’uscita dell’articolo, consiglieri regionali e comunali del Pdl avevano chiesto alle rispettive assemblee di rendere conto di una situazione di tale degrado e nel giro di una settimana, i luoghi incriminati sono stati puliti, così come è stato documentato dalle fotografie pubblicate su questo quotidiano.
Ieri, come allora, l’augurio è che la pulizia e il decoro diventino condizioni normali per il camposanto della Val Bisagno e non eccezionali.

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