In questa storia c’è molta carne a cuocere. Non a caso il giornalista autore dello scoop si chiama Porcu. Il quale- lo avrete già capito - non scrive per il Dolomiten di Bolzano ma per L’Unione Sarda di Cagliari. Ieri, infatti, la notizia campeggiava sulla prima pagina del quotidiano isolano: «Incredibile a Santa Maria Navarrese: McDonald's diffida McPuddu's». Ma perché McDonald’s diffida McPuddu’s e - soprattutto - chi è McPuddu’s? Un sardo a stelle e strisce col pallino degli hamburger? Un simpatizzante di Gladio reclutato a suo tempo dal compianto presidente Cossiga? Niente di tutto ciò: Ivan Puddu è solo il titolare di una rosticceria specializzata in squisitezze sarde che così - tanto per darsi un tono internazionale- ha inserito il prefisso «Mc» sull’insegna della bottega. Chissà come (che anche qui ci sia lo zampino dei servizi segreti?), la cosa è giunta all’orecchio del signor McDonald’s in persona che, invece di farsi una risata mangiandoci su un farcitissimo DoppioCheesburger, ha preso carta e penna e ha scritto al signor Puddu. «Vi indirizzo la presente in nome e per conto della assai nota società statunitense McDonald's International, che rappresento in Italia nel settore della proprietà intellettuale e industriale ». Il giovane imprenditore di Santa Maria Navarrese non credeva ai suoi occhi nel leggere l'incipit della lettera inviatagli da uno studio legale di Roma: il colosso americano della ristorazione veloce minacciava azioni legali nei suoi confronti. Il motivo? Il nome del locale richiama troppo esplicitamente il marchio noto a livello mondiale per hamburger e affini. «Ma subito Puddu ha reagito con l’arma dell’ironia - ci riferisce il collega Giampaolo Porcu dell’ Unione Sarda - . E così ha sostituito il “Mc“ sull'insegna del suo locale con l'inglese “censored”: censurato». «Sono rimasto allibito - racconta Puddu - anche perché la mia intenzione non era certo quella di sfruttare il marchio americano a fini pubblicitari. Il mio intento è sempre stato quello di valorizzare il fastfood alla sarda, a base di prodotti alimentari della nostra terra, come i culurgiones, disponibili anche in versione “da passeggio“ ». Ma la McDonald's da qualche tempo sta conducendo una lotta a livello planetario contro tutte le insegne che evocano in qualche modo il marchio, e così anche il McPuddu's è entrato nel mirino dello studio legale che si occupa della questione in Italia. «La McDonald's è venuta a conoscenza del fatto che state usando il segno McPuddu's come marchio apparentemente non registrato e come insegna per servizi di ristorazione - si legge nella missiva legale - e come potete comprendere l'uso di McPuddu's per tali servizi rappresenta una violazione dei diritti anteriori della McDonald's, dal momento che crea un chiaro rischio di confusione ». «Confusione»? Ma com’è possibile confondere un MaDonald’s con un McPuddu’s? Sarebbe come confondere Belen Rodriguez con Luciana Littizzetto. «Ignaro degli aspetti legali che l'uso del suffisso “Mc“poteva avere - si legge ancora sull’ Unione Sarda - , Puddu ha già bissato l'idea goliardica con un secondo locale aperto, gestito dalla fidanzata, e specializzato in frappè e frullati alla frutta: il McFruttus. La prima conseguenza della diffida inviata dalla multinazionale americana è da qualche giorno evidente nell'insegna del locale di Via Lungomare: il suffisso «Mc» è coperto dalla scritta “censored” e sostituito dal suffisso ben più sardo «De», che ha trasformato il nome del fast food in DePuddu's. «In attesa di valutare l'opportunità di combattere a livello legale - spiega Puddu- abbiamo preferito modificare l'insegna, e anche alla Camera di Commercio abbiamo cambiato il nome per non avere problemi». Intanto il signor Puddu ha scoperto che nel nord Italia c'è chi sta vivendo la stessa odissea.
Si tratta di un fast food piemontese che nell'insegna ha scritto «MacBon» (per richiamare l'espressione dialettale “ma che bon!”). «Bon» per tutti, ma non per la McDonald's International dove - evidentemente - l’ironia è andata a farsi friggire. Insieme con le patatine.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.