Meazza, via al piano sicurezza Si farà la seconda cancellata

Delimiterà l’area a 50 metri da San Siro: entreranno solo i tifosi con biglietto o tessera

Il cantierone del Meazza è ancora lì che attende la prima buca ma questa volta la colpa non è dei nostri, Milano il suo progetto per fare di San Siro uno stadio perfetto lo aveva presentato in tempi leciti, poi il decreto Pisanu lo ha fatto diventare spazzatura. Per carità, tutto sacrosanto, ma architetti e progettisti si sono dovuti rimettere al lavoro per trovare nuovi spazi e rientrare nelle norme dettate dal ministro. Il cantiere avrebbe dovuto aprire il primo settembre con i lavori relativi alla cancellata e ai tornelli. A dettare questo intervento sono state sia le norme Uefa, il massimo ente calcistico europeo, sia un decreto del ’96 che impone una cancellata esterna allo stadio con una capienza di mezzo metro quadrato per ogni spettatore. Calcolato su 80mila spettatori ecco che la superficie non può essere inferiore a 40mila metri quadrati. Nel primo progetto la variazione era prevista, così come l’installazione dei 160 tornelli per l’accesso a San Siro.
Ma poi le norme sulla sicurezza degli stadi hanno chiesto un secondo intervento: mancava un’area dove le forze dell’ordine potessero esercitare un controllo preventivo, anche e soprattutto all’interno di un progetto che prevede un numero ridottissimo di polizia dentro e nelle immediate vicinanze dello stadio.
Quindi ecco una seconda cancellata che delimiterà l’area sicurezza, una zona non contemplata all’inizio e quindi assente nel primo progetto. Ne abbiamo scritto circa un mese fa, ieri è diventata il contenzioso principale da risolvere nella riunione in Prefettura, presenti Ferrante, gli assessori Manca e Brandirali, i rappresentanti di Inter e Milan, perché quella zona fa gola ed è praticamente a ridosso dell’area ex Palazzetto dello Sport che l’assessore Aldo Brandirali è riuscito, non senza difficoltà, a demolire definitivamente con una delibera. Questa seconda cancellata sorgerà a circa cinquanta metri dalle mura dello stadio e avrà la funzione di prefiltraggio. Sarà un’area a cui avranno accesso solo i tifosi con tagliando o abbonamento. Qui non ci saranno bancarelle, bar e, si presume, neppure botteghini per la vendita dei biglietti.
L’attuale Bar dello Sport verrà trasferito d’ufficio fuori da questa cancellata che nei progetti dovrebbe essere mobile e dopo l’inizio della partita verrà rimossa. L’idea è costruire delle transenne che si spostino su dei binari, una gigantesca fisarmonica che circonda lo stadio e non farà da barriera al termine della partita. Il prefetto Ferrante si è detto fiducioso che questa soluzione offra le migliori garanzie di sicurezza per la tutela delle persone, un’ampia zona nella quale verranno sistemati i mezzi delle forze dell’ordine. Questa soluzione non è stata semplice, San Siro è circondato da strutture che lo strozzano, non ultima via Piccolomini dove sorge lo stadio del trotto, che praticamente impedisce al cerchio di chiudersi ma che verrà assolutamente blindata nelle giornate in cui a San Siro si gioca.
Ora si tratta di dare via al bando di concorso, primo atto la pubblicazione sui quotidiani.

«Quindici giorni dopo l’apertura del bando di gara valuteremo le offerte - ha detto Aldo Brandirali -. Le ditte dovranno dirci tempi e costi per costruire la prima cancellata, i tornelli che dovrà contenere e alcune opere interne. Per le barriere mobili valuteremo in seguito».

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