Media Giornali anglosassoni, ansia e polemiche

Da tranquilla città al centro dell’Italia a centro del mondo: da giorni a Perugia stazionano circa 230 giornalisti, fotografi e operatori tv, non solo italiani, ma anche e soprattutto inglesi (per la vittima Meredith Kercher) e americani (per l’imputata più nota, Amanda Knox). Fin da subito il delitto maturato nell’ambiente dell’università per stranieri di Perugia ha attirato l’attenzione dei media anglosassoni. L’Umbria si è così scontrata, forse per la prima volta, con l’aggressività dei tabloid scandalistici, scatenati in cerca di risvolti piccanti. E pronti a pagare per ottenerli. L’intervista al fidanzatino di Meredith Kercher i giornalisti inglesi se la contesero a colpi di migliaia di sterline.
E già ieri, prima della sentenza, Amanda era tornata a essere un tema da prima pagina per la maggioranza dei quotidiani britannici.

Il londinese Times ha titolato «sull’appello finale alla giuria di Knox». E l’Independent sul «Decision day for Amanda Knox». E non sono mancati invece, da parte dei mezzi di informazione statunitensi, gli articoli polemici nei confronti della giustizia italiana.

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