Il calo della pubblicità, dovuto alla crisi, pesa sui conti di Mediaset. Il gruppo nei primi tre mesi dellanno registra infatti un calo del fatturato (da 1.112,1 milioni a 977,8) e dellutile - da 68,4 a 10,3 milioni - rispetto allo stesso periodo del 2011. E le stime del gruppo prevedono un secondo trimestre non molto diverso dal primo, chiuso con un calo del 10,2% della raccolta pubblicitaria.
«Sulla base dei risultati conseguiti al termine dei primi tre mesi, qualora le condizioni di mercato non dovessero evidenziare segnali di miglioramento, il gruppo - si legge nella nota - conferma la previsione di chiudere lesercizio 2012 con un utile netto consolidato inferiore a quello registrato nel 2011». Una boccata dossigeno potrebbe però arrivare dai grandi eventi sportivi - Europei di calcio ed Olimpiadi - che storicamente trainano un aumento degli investimenti pubblicitari a 360 gradi. E in questo senso, il gruppo sta operando per consolidare le quote di mercato sia in Italia, dove i canali Mediaset confermano la leadership dei telespettatori tra 15 e 64 anni (il target commerciale, più appetito dagli inserzionisti), sia in Spagna, dove le reti del gruppo sono le più viste nelle 24 ore. Anche il mercato della pay tv in Italia «è in calo forse per la prima volta nella sua storia per le condizioni delleconomia - ha detto il direttore finanziario Marco Giordani - Nelle nostre stime anche Sky sta arretrando in modo analogo». Da qui la strategia del gruppo su questo versante: meno clienti ma con maggiori ricavi medi unitari. Crescono invece a 56,1 milioni da 38,6 i ricavi di EI Towers, la società di Mediaset che ha acquistato le torri di Dmt.
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